Gli avventurieri, stanchi del lungo viaggio, decidono di riposarsi nella propria stanza affittata per una notte nella taverna “Il nodo d’ombra”. Decidono di far dei turni di guardia, vista la presenza di un losco tipo travisato che impugna un’inquietante falce e dotato di aura magica (di seguito denominato Vidarr). La prima ora spetta al druido Racael. Dopo poco un tonfo al piano sotto attira la sua attenzione. Esce dalla stanza per controllare. L’oste sta afferrando il braccio della figlia e la sta strattonando verso l’uscita. Racael incuriosito e preoccupato per la ragazza scende al pian terreno e di nascosto li segue. L’oste esce dalla locanda e si dirige verso le stalle. Racael a qualche metro li segue. L’oste si accorge della presenza del druido, è visibilmente ubriaco e con aria indispettita gli intima di rientrare in locanda. Racael insiste nel sapere il motivo per cui l’oste a quest’ora della notte porta fuori la figlia contro la sua volontà. L’oste accusa ingiustamente il druido di voler rubare i cavalli (le stalle sono vuote), Racael perde la pazienza ed inizia una colluttazione tra i due, ma l’oste ha la peggio, il druido lo acceca con un incantesimo e lo blocca a terra. Le urla dell’oste attirano l’attenzione degli avventori della locanda tranne che di Luixel che sembra essere caduto in un sonno pesantissimo. Escono dalla locanda per controllare l’uomo atletico dai lunghi capelli raccolti, vestito con abiti logori che impugna un bastone di legno scuro (di seguito denominato il monaco Exar), Alborg con al seguito la fatina, l’uomo travisato e Batio. Exar intima a Racael di lasciar l’oste, ma ad un rifiuto di quest’ultimo gli sferra un pugno in pieno viso. Il naso di Racael sanguina, colto dalla rabbia il druido si alza ed scaglia verso il monaco una fiamma magica, senza colpirlo. Avanza quindi Vidarr, la discussione si accende e culmina con una provocazione di Racael verso l’uomo travisato: “Perché te ne vai in giro con un cappuccio? Cosa nascondi? Hai paura di farti vedere?” Quest’ultimo gli sferra una falciata in pieno petto, aprendogli una profonda ferita. Batio corre in aiuto dell’amico ferito sferrando all’uomo con la falce un colpo in pieno viso col morning star. L’uomo si accascia e comincia a gridare dal dolore, il suo cappuccio è pieno di sangue. Racael sembra fuori di se, un grido sovrannaturale esce dalla sua bocca, ma riesce a mantenere il controllo (fail dado). Batio riesce a placare gli animi. Intanto l’oste e la ragazza si rifugiano in locanda, sbarrando la porta. All’interno rimane Alborg. Scendono dal piano superiore i due figli dell’oste. Inizia un’altra discussione, i figli estraggono i coltelli. Alborg, invocando il potere della pietra di Ilun, crea l’oscurità magica all’interno della locanda. I figli e l’oste sono nel panico. Batio si avvicina alla porta, ma è chiusa dall’interno, decide quindi di sfondare la finestra a colpi di morning star. Aiutandosi con la magia Batio riesce a vedere normalmente nell’oscurità magica. Alborg sale al piano superiore, liberando dall’oscurità il piano inferiore. Entrano dalla finestra Racael, il monaco e l’uomo incappucciato. La magia della pietra termina, la ragazza si rinchiude in una camera al piano superiore, l’oste e i figli escono da un’uscita sul retro, correndo spaventati all’interno del bosco. La fatina D’Arcy riesce a comunicare magicamente con loro, convincendoli che a quell’ora della notte il bosco è troppo pericoloso: i poveretti in preda al panico fanno rientro in locanda, rintanandosi nelle camere libere. Si ritrovano nella stanza affittata dagli avventurieri Alborg, Luixel, Vidarr, Racael e il monaco Exar. Inizia una discussione, Racael esce dalla stanza dopo aver insistentemente spinto il monaco che gli bloccava l’uscita; esce dalla locanda per calmarsi. Incontra la fatina e richiama a se il lupo. Intanto nella camera gli avventurieri fanno conoscenza: si scopre che Vidarr vuole far visita a Vanadi per “fargliela pagare”, confida infatti di portare con se indelebili cicatrici sul volto procurategli dai Cacciatori di Streghe di Dubris che stavano per ucciderlo; soltanto grazie all’intervento di Exar (ex guardia di Vanadi) è ancora in vita. Da quel giorno viaggiano insieme alla ricerca di Vanadi per capire se sia lui il mandante dei Cacciatori di streghe. Vidarr insiste nel seguire Alborg, perchè attratto da qualcosa che porta con se (probabilmente la pietra di Ilun), comincia infatti ad appellarlo il “portatore dell’Oscurità”. Alborg e Batio acconsentono nel proseguire insieme per un po’, visto che anche i due sono diretti a nord, nonostante il parere contrario di Racael e di D’Arcy. Gli avventurieri decidono di lasciare la locanda la notte stessa. Batio prima di lasciar la camera lascia una lettera per la figlia dell’oste. Racael li conduce nel bosco e dopo poco tempo si decide di accamparsi per la notte istituendo due turni di guardia separati, da una parte Racael, Alborg, Batio, Luixel e D’Arcy e dall’altra Exar e Vidarr.