Le Lacrime di Xarma

Ostacolo insormontabile

Il passaggio è bloccato dalla frana, le ore passano e a nessuno viene in mente un’idea per superare la stanza dell’Aquila.
Alla fine, dando retta a un opzione buttata lì dalla fatina e che in un primo momento non aveva avuto molto successo, il gruppo torna sui suoi passi fino alla stanza dell’Albero.
Qui, la fatina riesce a incunearsi nello scolo per l’ambra magica, aperto a forza da Alborg e Batio. Anche Batio la segue, mentre il resto del gruppo rimane nella stanza per sicurezza.
Dopo pochi metri il cunicolo si apre in una grotta, dove dentro alcuni blocchi di ambra solidificata i due esploratori scorgono delle sagome umane. Proseguono però oltre, per dei cunicoli sotterranei bui e umidi, lungo i quali scorre anche un torrentelo d’acqua.
Dopo una biforcazione, si ritrovano in una nuova grotta, popolata da enormi scarafaggi che per un po’ si tengono a distanza dalla fatina e dalle fonti di luce, ma poi si fanno sempre più intraprendenti, specie con Batio, che però ne frigge alcuni con il suo raggio facendo scappare gli altri.
Il posto però sembra molto il nido di queste bestie, e inoltrandosi ancora di più nella grotta i due finiscono circondati e forse intrappolati dalle simpatiche bestiole.
Intanto il resto del gruppo attende il loro ritorno, nella noia (e forse presto nell’odio).

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