La fatina ricade in un sonno profondo, non è che nasconde ancora qualche funghetto? Comincia a preoccuparmi sta cosa che a turno ogni tanto qualcuno si zombizza…
Batio si offre di recuperare i libri celati nella stanza segreta indicata da Silas.
Nascosto dall’incantesimo di invisibilità se ne sta vicino al mucchio fatto dai nostri zaini stracolmii di oggetti e armi magiche. Silas, dopo una lunga chiaccherata con i “nobili” Iningo, con la scusa di aver mangiato troppo chiede di poter visitare la bella dimora. Tutti noi cogliamo la balla al balzo pur di allontanarci da quella noiosa cena. Batio capisce che è arrivato il momento di agire. Ci segue in disparte. Intanto Lady Iningo, che gentilmente si è offerta di farci da Cicerone, descrive la storia, gli arredi e lo scorrere della vita nella dimora. La noia è alle stelle.
Giunti di fronte ad una rampa di scale che scende nelle cantine, Silas fa il cenno convenuto a Batio (una cosa discreta, tipo il fulmine di Pegasus). Batio aspetta che ci allontaniamo e silenziosamente scende: si trova nella cantine.
Primo problema: il mattone indicato dal mago è coperto da delle botti piene, molto pesanti.
Batio decide di svuotarne una: esce del vino che presto bagna i suoi stivali e il pavimento. L’odore di vino rosso è forte.
Sposta il barile, spinge il mattone giusto (sesta colonna, il quarto dal basso), attiva il meccanismo e fa scattare la porta nascosta. Entra nella stanza. Nella stanza c’è un baule chiuso e qualche libro. Prende i libri, prima di salire le scale si toglie gli stivali per non lasciare impronte lungo il corridoio. Torna ai zaini e cercando di non farsi notare infila i libri dentro uno di questi. Torna indietro nella stanza, prova a forzare il baule col coltello ma non ci riesce. In modalità “faccio poco casino” spara un raggio contro la serratura e la sfonda. Fortunatamente nessuno fa caso al botto. Lo scrigno è vuoto ( non è che dentro ci stanno oggetti invisibili?).
Si rimette gli stivali e torna vicino ai sacchi. Intanto il tour continua.
Racael si inventa la scusa di aver sete, e chiede a Lady Iningo se può tornare in cucina per un bicchiere d’acqua. La signora abbocca e lo congeda. Vidarr prende la balla al balzo.
Durante il tragitto Racael prima scende le scale per chiamare Batio, ma non riceve risposte, poi vicino agli zaini sussurra il suo nome, ricevendo il “tutto ok fratè” da Batio.
Si siedono al tavolo con Gottaman (Mister Iningo), parlano del più e del meno in attesa che rientri il resto del gruppo.
Si ritrovano dopo un paio di ore tutti al tavolo.
Improvvisamente si sente l’urlo straziante di Igarle, si apre un portale color blu sotto il tavolo. Racael (con fatina in tasca) istintivamente si ritrae. Batio urla: prendete i zaini!
Racael e Alborg si avvicinano agli zaini.
Di nuovo la voce di Igarle: “Dovete salvarlo, presto!”
(Ma dico io, sempre a noi!)
Vidarr si lascia cadere nel portale, Silas ne viene risucchiato e Batio ci si tuffa dentro!
Alborg e Racael perdono l’attimo, indecisi sul da farsi e impegnati nel prendere gli zaini.
Il portale comincia a chiudersi.
La famiglia Iningo spaventata sale al primo piano.
Dopo qualche momento il colore del portale diventa viola e ne esce aria fredda. Opera di Kernoleus?
Intanto i restanti cadono, si ritrovano al buio, lungo una scarpata rocciosa, fa caldo e ci sono delle colonne di vapore. Sopra c’è una piccola palla azzurra.
Per chi riesce a vedere, in fondo alla scarpata, dopo decine di metri, c’è un nano anziano e pelato in armatura completa che impugna un ascia: si sta scontrando contro tre orchi enormi, con la pelle a placche , uno tiene una stalattite, uno un ascia di ossa e l’altro è a mani nude.
Più in alto ci sono invece un gruppo di quattro nani. In nanico urlano: “Non lasciate che gli Emissari del Drago interferiscano!”
Minacciosi si avvicinano a loro.
Silas prova in nanico a fargli capire che sono amici.
I nani li avvertono che non devono immischiarsi con lo scontro.
Vidarr, vedendo in fin di vita il nano pelato, tramortito da colpi di stalattite e ascia, lancia un raggio indebolente verso un orco (quello armato di stalattite) un attimo prima del colpo che poteva essere fatale per il nano.
L’orco lascia cadere, privo di forza, l’arma.
I quattro nani caricano gli emissari del drago , Silas viene travolto, è in fin di vita.
Gli orchi si uniscono alla lotta.
Intanto dal buco appaiono dei tentacoli di ossa che cercano di afferrare chi capita.
La situazione è comunque sotto controllo, una passeggiata.
Intanto Alborg e Racael acchittano un tresette veloce.