Le Lacrime di Xarma

EZONEIRAT LABAN

Eravamo rimasti con D’arcy che scappava col drago rosso sempre alle costole, mentre il resto del gruppo che si avviava giù per il BUDELLO lavico, già sudaticci e provati dal caldo insopportabile. Solo Keroutz indossa l’armatura, trovata fra i tesori del drago che ora però la bestiaccia ha già provveduto a nascondere.
Scendendo i gradini Racael ha un’illuminazione: si potrebbe tornare indietro a trovare i guardiani nanici prigionieri, e chiedere a qualcuno se c’è una scorta segreta di materiali per forgiare qualche altra armatura.
Così per  l’ennesima volta risalgono verso l’ingresso, finché non scoprono con orrore che il drago ha macellato tutti i nani rimanenti, accumulando i vari resti dilaniati su un grosso tavolo di pietra.
Keroutz dichiara guerra al drago, mentre con la corona gli altri procedono a recuperare i resti del nano che sembra il capo delle guardie e resuscitarlo.
Il superstite, sconvolto dal susseguirsi degli eventi e dalla resuscitazione non voluta, ammette che una scorta segreta esiste realmente, e per fortuna ci sono parecchie scaglie di drago, utili per forgiare più di un’armatura. Il gruppo però decide che ne basta una: Racael seguirà da solo il fabbro fino alla forgia e si occuperà della spinosa questione sangue di drago primevo.
Prima di partire ricevono una comunicazione da D’arcy. E’ ancora viva ma pare che il drago le stia alle calcagna. Ha affidato Mahdioz e Nical all’entusiasta Silas, ed ora sta vagando teleportandosi qua e la cercando di sfuggire agli scrutamenti del drago rosso… e cercando di tenerlo impegnato.
Pare che Nical abbia improvato il suo anello, in modo che le comunicazioni siano bi-laterali, quindi Racael le riferisce quello che sta succedendo e che si sta avviando giù alla Forgia con Keroutz.

momento di suspance

Racael e Keroutz ritornano sfiniti e moribondi, dimagriti fino all’osso e super puzzolenti… ma vittoriosi. Il pugnale che il nano porta avvolto nel fodero sembra perfetto. Ha la stessa impugnatura della spada di Iskar, ed una lama che sembra fatta di magma incandescente che trasuda sangue nero. Dal potere che emana si capisce chiaramente che nessun mortale riuscirebbe ad impugnarla senza venir carbonizzato all’istante dalla magia oscura che trasuda.

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