Le Lacrime di Xarma

Xabiria

la città che ti strabilia

Dopo che il drago spicca il volo proviamo a dirigerci verso la città, dinanzi si vede una distesa di erba sfavillante che D’arcy sostiene essere velenosa ma viene smentita subito grazie al supporto druidesco di Racael. Dopo un po’ di cammino la notte giunge, ci accampiamo vicino ad un torrente, il primo a fare la guardia è lo gnomo che nota che il gruppo si agita e parla nel sonno, intanto la fata per non sentire le voci si fa di oppio, io sono il primo a destarmi sentendo un’incessante voce nella mia testa che dice in loop la parola in elfico “Venite”, nel frattempo anche gli altri componenti si destano e sentono nella loro testa la medesima parola, ognuno la ode nella propia lingua natia; dopo un po di concentrazione tutti riescono ad affievolire quella voce che diventa un ronzio in lontanaza solo io non ci riesco subito ma dopo un bel po di tempo, forse il mio inconscio non vuole mandarla via dato che essendo mezzo sordo è una delle poche cose che riesco a sentire. La mattina stanchi e deconcentrati dal poco ed agitato sonno, ci rimettiamo in marcia nuovamente per raggiungere la città più vicina, la fata ancora fatta di oppio non si desta e la trasporto nel mio zaino; ad un tratto durante il cammino la voce si ripresenta in maniera chiara e più incessante pronunciando la medesima parola ma il gruppo anche se ormai destabilizzato prosegue notando che più si allontanano da quella zona, meno la voce si manifesta in maniera assordante fino a sparire quasi del tutto. Un’altra notte cala sulle nostre teste, mentre si scelgono i turni di guardia il Racael cura con successo la fata ormai in stato di overdose da oppiacei e il drow mangia insetti e locuste a ripetizione. Passata la notte il gruppo sembra più riposato, ma ancora con un leggero cerchio alla testa, e ci rimettiamo in viaggio; il paesaggio inizia drasticamente a mutare, si iniziano a scorgere le prime costruzioni di abitazioni, campi coltivati e sentieri ben distinguibili, la spiegazione e presto detta siamo quasi giunti a Xabiria conosciuta anche come l’ultima città civile o anche la città esotica o almeno è coì che dicono. Iniziamo anche ad incontrare i primi abitanti che non sembrano degnarci più di tanta attenzione, io resto affascinato da un albero di mele e ne elemosino una ad un contadino che me la cede con piacere mentre D’arcy chiede ad un altro contadino se ci sono fatini pisellabili in città. Intanto lo gnomo ci informa che la magia a Xabiria è severamente proibita e che per entrare in città dobbiamo indossare un medaglione acquistabile dalle guardie che sorvegliano l’ingresso della città. Dopo un piccolo contrattempo, tra la fata ed un povero bimbo innocente accusato di avergli rubato le monete d’oro,invece reo di aver rubato solo una mela il giorno prima; scorgiamo finalmente Xabiria con le sue mura e i suoi tetti completamente blu. Mentre ci avvicinano alle mure scorgo persone umanoidi che sembrano mezz’orchi ed altri gnomi, giunti alle mura c’è un po di fila da fare prima parlare con le guardie ed accedere in città, passato un quarto d’ora acquistiamo con i miei soldi dalle guardie 5 medaglioni per l’accesso alla città a 5 monete d’oro cadauno. Finalmente entriamo a Xabiria; è una città che brulica di gente, lo gnomo va a farsi un giro in solitaria, io vedo un elfo come me dopo averci parlato e contraddicendomi come sempre a caso, mi aggrego nuovamente al gruppo ed entriamo nella locanda del Prato Fiorito, dove all’interno ci sono altri gruppi di avventurieri tra cui quelli che spiccano di pù all’occhio sono un gruppo di avventurieri seduto composto da 4 persone che sci cruta attentamente, nel frattempo arriva l’oste dicendo che al momento non vi erano tavoli disponibili e illustrandoci i prezzi per soggiornare li e già so che dovrò pagae nuovamente per tutti. Dall’esterno intanto si ode un banditore che suona la campana ed ha degli editti nella mano, lo seguiamo, io nel frattempo rubo un bel sacchetto con grazia e maestria e all’interno ci trovo un ottimo un panino al prosciutto…. davvero buomo e gustoso.

Il banditore intanto inizia a parlare dicendo che il re Kurtos di Xabiria annuncia i seguenti editti:Trovare ed uccidere la banda di orchi predoni, ricompensa 10 monete d’oro ad orco e 50 monete d’oro per il l’orco capo. Cercare nelle fogne degli avventurieri scomparsi che si erano recati li per un precedente editto; ricompensa 100 monete d’oro per il ritrovamento ed altre 100 monete d’oro per capire in maniera documentata cosa sta succendendo nelle fogne. Scoprire da dove proviene il tremore ad est e cosa è il fumo che si vede sulle montagne, bisogna portare notizie documentate e la ricompensa sarà data in base alle informazioni mostrate.

Iniziano le aste per i bandi, intanto durante la prima asta io rubo un altro sacchetto e ci trovo una deliziosa lettera d’amore, la conservo in tasca non si sa mai…. Anche se partecipiamo alle aste non riusciamo a vincerne nessuna, e durante la terza io, che ho preso ormai gusto a rubare, sottraggo ad un avventuriero un sacchetto pieno di gemme preziose e mi dileguo confondendomi tra folla, ma malauguratamente l’avventuriero nota che “qualcuno” gli ha sottratto il sacchetto ed inizia ad urlare finche non si allontana, fuori dalle mura della città con un altra persona, giungono vicino un lago e quest’ultimo si rileva un mago e con un incantesimo di individuazione cerca di capire dove è finito il sacchetto, di tutto ciò mi avverte la fata telepaticamente che nel frattempo pedina senza farsi vedere i 2, provo subito a nascondere il sacchetto e spiego agli altri la situazione, intanto il mago sembra rivelare qualcosa, il guerriero inizia a correre verso la città, ma nel frattempo la fata scaglia tre potenti colpi in direzione del lago……

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