Le Lacrime di Xarma

Una cena un po’ tanto fail

Non si gioca con la Laban

Giusto il tempo di acclimatarci quando iniziano ad arrivare i primi ospiti. Fra i più buffi una coppia di umani che sembrano gemelli siamesi ma in realtà sono sposati (strani gusti un po’ deviati…), una donnona prosperosa col suo bestiolino tenerino ed un uomo piuttosto figo ed abbronzato.
Durante le chiacchiere a tavola, gli invitati ci pungolano chiedendoci da dove veniamo e cose imbarazzanti del genere. C’è da dire che a parte la sottoscritta, quello che resta del nostro gruppo è messo proprio male a carisma e diplomazia: non diamo risposte soddisfacenti e facciamo un po’ la figura dei beoti.

Per tutta la cena ho avuto la strana sensazione che qualcuno sarebbe morto stecchito al tavolo, e che avremmo passato la serata ad indagare sul colpevole. Ed effettivamente la tragedia è stata sfiorata quando il drow non so per quale ragione ha deciso di uccidere il cameriere. Fortunatamente il coltello lanciato dallo psicopatico dalla pelle nera si è conficcato poco distante dal servitore, e nessun altro se n’è accorto.

Quando il pericolo cena con delitto sembrava scampato il nostro ospite ci ha invitati a rilassarci in giardino, dove i mercanti invitati al banchetto hanno ripreso a punzecchiarci come zanzaroni. E ma dove venite e ma che ci fate e vogliamo vedere sto cavolo di arma.
La sfoderiamo e la aurkizzano. Alcuni ne rimangono impressionati, alcuni meno.
Ci propongono un duello: la nostra Laban contro la migliore delle loro armi magiche.
Ecco che l’idea del mortigino imminente ricompare nella mia testa.
Rifiutiamo, spiegando che non è il caso di giocare con un’arma così potente.
L’uomo affascinante ed abbronzato cerca di convincerci proponendosi come Campione dei mercanti. Marraskilo non se la sente di affettarlo, rifiutiamo con cortesia.

Insomma che morale della favola, nessun omicidio (peccato), e facciamo la figura dei saltimbanchi cagasotto.
Decidiamo di non dare molta importanza alla serata ed approfittiamo dell’ospitalità di Bon per la notte.
A colazione troviamo la donnona che prova ad offrirci tesori ed oro in cambio della Laban. Noi tentiamo invano di farle capire che è una questione di salvare il mondo… ma non sembra afferrare l’argomento. Lo gnomo propone di pre-vendere la lama maledetta o di farci sponsorizzare nel nostro viaggio, ma non siamo molto convincenti e nessun mercante è disposto a pagarci anticipatamente per una missione incomprensibile.
Facciamo qualche altra ricerca in biblioteca e decidiamo di spostarci temporaneamente nella città degli gnomi più vicina, dove il nostro nuovo compagno è cresciuta.

Con un paio di teleport siamo già lì: una bizzarra cittadina che sembra per metà scavata nella roccia, al cui centro sorge una torre non troppo alta…

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