Il vecchio e saggio santone si alza e sempre tenendo gli occhi chiusi si gira dando le spalle a noi e a tutta la folla accorsa a mirare il prodigio.
Il santone comincia a scandire delle parole in lingua arcana:
JGUMUNDI ZAHARRAK ERREGE ELA ASTRON IMI INDARRAK SIRIMATZ ETA MATZIRIS EHIZZAREIN EGURYA SARTZEADI XORTA
E’ una cantilena che continua, e continua.
Racael, impensierito da un possibile effetto magico, corre verso il santone e lo comincia a scuotere vistosamente intimandolo di interrompere l’incantesimo. La folla non gradisce e gli scaglia qualche pietra.
D’Arcy, già in volo, si protegge infilandosi in una sfera magica, Zook si confonde tra la folla, Noxus mette le mani sulle lame pronto a colpire, Kraal e Delezar sembrano disinteressati e assenti (solita zombizzazione).
Racael nota che qualcosa si sta evocando proprio dove si trova il santone, fa qualche passo indietro.
Piano piano il santone viene coperto da una stupefacente nuova forma:
un elefante in piedi su due zampe, con una corona d’oro sospesa sopra il capo, la zampa destra impugna una scimitarra vecchia e arrugginita, la sinistra un grande ventaglio.
La folla si inchina dinnanzi all’apparizione.
L’elefante inizia a muovere il ventaglio generando un folata di vento. La indirizza verso Racael che comincia a emettere un fumo verde. Impaurito il druido scappa via.
Poi la folata è indirizzata a Nexus che nel frattempo aveva provato a scagliare una magia verso l’elefante.
Anche lui emette una fumata nera e inizia a scappare inseguendo il druido.
L’ elefante, saltellando buffamente su una zampa li insegue, ma è molto più lento. Il drudo si dirige a casa del mercante. Chiede informazioni circa la strana apparizione. Il mercate gli dice che è l’apparizione di Jgumundi, un Dio. Nell’antichità era colui che teneva in equilibrio gli spiriti della natura, è una divinità tenace, insegue la propria vittima fino a quando il suo volere è compiuto, senza sosta…
Scoraggiato Racael si rifugia in stanza. Poco dopo Nexus lo raggiunge.
Nel giro di qualche minuto Jgumundi è davanti alla casa, seguito da una lunga processione di fedeli.
Racael si trasforma in aquila e esce dalla finestra, Nexus, invisibile si nasconde in stanza.
Jgumundi decide di seguire il druido.
Racael volo sopra la città alla ricerca di Kraal. Lo trova, si fa consegnare la spada maledetta e corre in direzione dell’elefante.
Lo affronta!
Corre verso Jgumundi impugnando la Laban. Si ferma dinnanzi a lui e con la Laban rivolta alla divinità, gli urla:
“Arrenditi, o la tua vita termina oggi!”
Gli occhi di Jgumundi si riempono di dolore e delusione.
Piano piano la figura di Jgumundi scompare lasciando quella del santone.
Racael si avvicina al santone, prova a chiedere spiegazioni ma non riceve nessuna risposta. Il santone si incammina fuori dalla città. Racael lo segue.
Intanto il gruppo si ritrova nella casa del mercante. Dopo una breve discussione, decidono di riposare sperando nel ritorno del druido.
Per agevolare il sonno lo gnomo Zook tira fuori dallo zaino il libro dello gnomo Zukrumick, un libro talmente noioso che alla sola lettura di qualche parole ti infonde una stanchezza incredibile. Tutti provano a leggerlo, tutti dormono.
Intanto Racael segue il santone che si addentra nella jungla. Prova e riprova a parlare con lui, ma nulla.
Evoca la fatina e si fa teletraspotare dal restante gruppo.
Tutti dormono pesantemente, cosi decide di raccogliere il libro da terra e di leggere. Nemmeno ai ringraziamenti arriva.
lol