Dopo un breve lasso di tempo in cui tentiamo di trovare una soluzione per il problema della chiatta rotta e rovesciata ci ritroviamo in acqua.Il druido e il ladro con il loro stile da centometristi nuotano senza problemi verso la riva, lo gnomo invece decide di prendersela più comoda e di mostrare agli altri la sua maestria dello stile cane. Attirati dalla leggiadria dello gnomo due coccodrilli che prima stavano banchettando sui resti del povero ippopotamo gigante abrustolito gli si avvicinano estasiati, ma D’Arcy, palesemente invidiosa del successo di Zook, li folgora dall’alto tingendo di rosso le acque del fiume.
Nel frattempo Delezar anche lui attratto dalla maestria dello gnomo si avvicina a grandi bracciate per mettersi in competizione ma, non riuscendo ad emularlo gli si aggrappa per sabotarlo, costringendolo ad usare un perfetto teletrasporto per tornare a riva, salvando così anche l’elfo che in quel momento si era improvvisamente dimenticato come si nuotava.
Da qui i nostri eroi si teletrasportano nella città degli gnomi per rimpiazzare l’impagabile artefatto gnomico antizanzare…pagandolo 100 monete. Senza esistazione ci trasferiamo quindi nell’ultima città visitata dove Delezar, reso invisibile da Zook ruba una nuova chiatta e anche adatta lle nostre esigenze (dovremo ricordarci che è rubata quando torneremo a farci acclamare dalla folla). Non pago decide anche di procurare qualche provvisa rubando un vitello a cui squarta la gola per renderlo più silenzioso. E’ ormai notte ma gli avventurieri decidono comunque di ripartire con solo un vitello quasi putrescente come provvista. Grazie a Racael abbiamo anche la possibilità di mangiare carne cotta, dato che rende il panciotto di Kraal abbastanza caldo da essere usato come bistecchiera. Dopo una settimana di viaggio giungiamo nel territorio dei primati e qui un enorme gorilla ci minaccia dalla riva ma, essendo da noi lontano la maggior parte di noi decide di ingorarlo. Non è di questa opinione Racael che domina il gorilla facendosi consegnare la sua collana di teschi (di cui uno umano) dominandolo. Terminato l’effetto dell’incantesimo, però, il primate si arrabbia e si organizza con le altre scimmie per far cadere un albero e intercettarci lungo il corso del fiume. Anche in questo caso è il druido a prendere l’iniziativa inarcando l’albero rovesciato che le scimmie stavano usando come ponte facendogli perdere stabilità. Le urla di odio degli animali si trasformano in gridi di terrore e le sfortunate creature che cadono in acqua, tra cui il maschio alfa, vengono divorate dai piranha.
Continuamo quindi la navigazione e dopo giorni in cui si alterna la totale assenza di cibo a ricchi banchetti, D’Arcy, volando, avvista quella che sembra essere la nostra destinazione.
Dopo ancora un giorno e mezzo arriviamo a quello che pensiamo possa esseere il tempio: un enorme albero con appese delle nicchie di pietra e con in cima quattro rami con foglie di colore e forma diverse.