Le Lacrime di Xarma

Viaggio al castello di Xabiria

Sunniti a noi

Durante la mattinata un ambasciatore scortato da un gruppo di soldati si avvicina alla torre di Rufus per esporre al mago un problema: qualcuno ha usato la magia a Xabiria.
Non resistendo alla fantastica opportunità per uno scherzo Zook incanta il terreno in modo da fare credere al comitato che stia franando e, nonostante la dissoluzione del druido il gruppo inizia a impanicarsi.
Nel frattempo il drow si camuffa da Rufus ed esce dalla porta, giusto in tempo per vederli scappare.
I nostri eroi decidono, dopo aver provato le armi rubate dal mercante di Xabiria di incontrare i messaggeri del Sunna come consigliato da Rufus.
Dopo un primo sopralluogo in cui parla con qualche guardia, D’Arcy ci teletrasporta (incautamente?) dentro la città e si nasconde.
Andando verso il palazzo veniamo fermati da un gruppo di guardie che pretendono di esaminare il nostro equipaggiamento da qui il primo problema: Delezar e Racael hanno addosso parte della refurtiva.
Zook prende tempo e inizia a consegnare i suoi oggetti personali (nulla di rubato) ne di offensivo, quando però dopo l’analisi richiede indietro gli oggetti il sergente gli risponde che prima avrebbero dovuto esaminare anche quelli degli altri. Conscio che ciò può voler dire perdere tutti gli oggetti magici e venire imprigionati Zook, dopo aver chiesto il consenso dei compagni decide di passare all’attacco e dopo aver subito diversi attacchi lancia una palla di fuoco sulle guardie. Inizia il combattimento e il gruppo sconfigge (facilmente, con l’eccezione di Zook momentaneamente senza armatura) le guardie.
Dopo il combattimento il drow recupera una spada magica e una pozione dal corpo del sergente, D’Arcy lascia un messaggio per i messaggio per i viaggiatori del Sunna e torniamo alla torre di Rufus.

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