Le Lacrime di Xarma

Frittura di drago

Laimandrelion is back

Mentre discutiamo sulla questione Laimandrelion , bussa alla porta una guardia elfa che, con tono allarmato, ci chiede di seguirlo. Ci conduce al drago. Vediamo che dalla coda del drago, nel punto dove Racael aveva avvicinato la Laban, esce del fumo nero e le scaglie sono parzialmente sciolte. Inoltre c’è del fuoco intorno al drago. Lo gnomo prova senza successo a comunicare con il drago telepaticamente.
Indecisi sul da farsi, diciamo alla fatina di portarci Leimandrelion.
D’arcy si teleporta e poco dopo sbuca dalla foresta con l’elfo.
Laimandrelion ci comanda di fermarci e di non attaccarlo. Poi continua dicendoci che non è sua intenzione di comandarci, si scusa e promette di non farlo più. Ci assicura che, quando sarà giunto il momento, si sacrificherà per la causa ma prima vuole far tornare allo splendore di un tempo la civiltà elfica. Per questo ci chiede di aiutarlo: dobbiamo condurlo dal re dei nani per stipulare (comandare) una pace duratura e per chiedere il loro aiuto per forgiare armi. Dopo una lunga discussione si ritira in casa sua in attesa di una nostra decisione.
Racael E Noxus sono contrariati per il suo comportamento scorretto. Gli altri sembrano invece voler accettare la sua proposta.
Discutiamo poi sulla questione drago. La fatina teleporta lei e lo gnomo alla caverna del drago di ossa per prendere le lance. Al suo arrivo scopre però che il teschio del drago è stato rimosso, lo scheletro è caduto e che le lance non ci sono più.
Torna e decide che bisogna mettere fine alla sofferenza del drago, lo frigger con sette sfere elettriche massimizzate. Il drago muore, le catene che lo tenevano bloccato svaniscono.Inizia lo sciacallaggio: denti, artigli, pelle, sangue, ecc…
Torniamo al nostro alloggio in città.

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