Le Lacrime di Xarma

Il ritorno dell’elfa del sangue

Dopo alcuni inconcludenti ed impacciati tentativi di ottenere un ‘qualsiasi cosa’ da Re Balorin, veniamo praticamente cacciati a pedate dal suo regno. Prima di cacciarci pensa bene di affidarci tal nano Stern in compagnia del suo montone (credo cugino alla lontana della capra Bronson dei TUC), per recapitare il suo messaggio al Consiglio degli Elfi. Il viaggio inizia e termina senza intoppi ad eccezione di un breve soggiorno di pochi minuti della fatina in una foresta non meglio identificata in un luogo non meglio identificato. Giunti al cospetto del Consiglio degli Elfi Stern riferisce il messaggio di Re Barolin, un amichevole “O vi arrendete ora o vi distruggiamo fra due anni (subito non si poteva per motivi di sceneggiatura)”. Detto questo inizia a vomitare sangue dal quale compare l’elfa di sangue (il nome non posso scriverlo per diritti riservati ®). La quale dopo aver insultato il nano per aver osato minacciare gli elfi e promettendo la distruzione del loro regno, insulta gli elfi per la loro debolezza, ma promettendo loro la rinascita del ‘Giardino’. Detto ciò, decide di passeggiare in nostra compagnia. A questo punto ci consiglia (ordina?) di consegnarle la Laban al fine di nasconderla da tal Kernolius Alfazard che avrebbe messo gli occhi sulla lama e che noi non saremmo in grado di affrontare (sai che novità) …ah… piccola postilla per nascondere la Laban un’intera città andrà distrutta e la scelta di tale città sarà affidata a noi… In tutto questo mi è ancora oscuro perché colui che dice di essere un elfo ed il suo compagno drow continuano ad aggirarsi con la testa di Leimandrelion per motivi a me ignoti….

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