Le Lacrime di Xarma

Mazze volanti e uomini coccodrillo

e millepiedi voraci

Dopo essersi ripreso dalla violenta lotta con gli uomini-scorpione, il gruppo ha deciso di affidarsi ad un metodo rigorosamente scientifico sulla moneta da scegliere e conseguentemente quale porta aprire. Dopo un poderoso brain-storming, le menti geniali han deciso di abbandonare la teoria del caos che tante soddisfazioni ha dato, e decidono di numerare in maniera distinta le monete piccole dalle grandi…fatto…il druido… avvalendosi dei suoi mistici poteri…tac…ha tirato il dado (viva la scienza)! Il caos ha voluto che fosse scelta la moneta con disegnato un minaccioso uomo-coccodrillo. Posta la moneta sulla porta di fronte a quella precedentemente aperta, la porta si apre dopo la rotazione della moneta stessa mostrando il seguente scenario: una rastrelliera di legno con un grosso bastone di legno nodoso che si intorce su se stesso. Ai lati tuttavia si ergevano tre enormi creature: esse avevano la parte inferiore da rettile ed erano innalzate sulle due zampe posteriori, avevano una coda simile a quella dei serpenti a sonagli, ma terminante con una conformazione ossea simile ad una mazza chiodata; la parte superiore era simil-orco terminante con una testa rettiliforme con un fine anello de classe dorato alle narici e protuberanze ossee che spuntavano dal capo; con le mani impugnavano due mazze chiodate e indossavano un corpetto di bronzo. Ora immaginate queste creature orgogliose, potenti, fiere, imprigionate da chissà quanto tempo (probabilmente dal nostro amicone Rufus) che voglia avessero di sfogarsi e combattere, ma ora si ritrovavano davanti un chewbecca delle nevi, un nano (ladro) reincarnato in uno gnomo (illusionista), un druido versione mignon, un fata col corpo da satiro e dalla grandezza infinitesimale, un elfo col corpo da satiro ed un prodotto di merchandising venuto male (la descrizione è riservata ad un pubblico adulto), aggiungete che chewbecca delle nevi e la fata falliscono i loro primi incantesimi recitando parole arcane con sound neomelodico….ecco ora potete capire perché non mi soffermo nella descrizione dello scontro! Contrariamente però a quello che ci si sarebbe potuto aspettare a sopravvivere non son stati gli uomini-coccodrillo, ma i nostri eroi di dubbio aspetto (solo aspetto?). Alla fine dello scontro il druido trionfante ed attraversando il suo sciame di millepiedi si avvicina allo scettro, il cui potere risulta ignoto (si intuisce solo una capacità di aumentare i danni fisici).

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