Le Lacrime di Xarma

La segretissima Gilda dei ladri

ma anche no

Finalmente l’alba giunge, ci avviciniamo alla corrotta guardia, e gli porgo il dazio anche per il compagno druido, lui ci fa cenno di seguirlo andiamo sul retro ed entriamo con lui all’interno della città, l’unica raccomandazione che ci fa è quella di stare lontano dei carri e che se volessimo delle informazioni di dirigeci alla taverna della botte piena. La città è un po’ diversa da come me la ricordavo in giro a parte le guardie non c’è nessuno, strana come cosa.
Decididiamo di incamminarci verso la taverna che troviamo chiusa ma in un battibaleno forzo la serratura, all’interno non c’è nessuno allora decidiamo di perlustrarla al volo, io dietro il bancone trovo una botole segreta dove all’interno ci sono delle bevande ed un sacchetto d’oro, decido di prendere l’oro chudo la botola ed usciamo rimettendo tutto apposto.
Facendo 2 passi giungiamo in una piazza dove notiamo molta gente che si accalca per prendere il cibo lanciato dalle guardie che a loro volta lo raccolgono dai carri che avevamo visto in precedenza.
Il druido prova ad avvicinarsi ad una persona per chiedere info ma, questa lo guardo con ambiguo sospetto ed accellera il passo andandosene. Attendiamo un po’ di tempo e ciò ridirigiamo alla taverna che finalmente sta aprendo. Io entro da solo e come si usa in questi casi chiedo direttamente se conoscevano Chielvarin mio compare di scorribande in tempi passati. L’oste stranamente mi consiglia di essere più discreto nel proferire con tanta poca prudenza quelle parole ed intanto mi raggiunge anche Racael e l’oste va in cucina a prendere del buon cibo. Quando torna l’oste si siede con noi ed iniziamo una allegra chiacchierata che viene interrotta da 2 loschi figuri, un ragazzetto di una 20ina di anni ed un uomo di 30 di nome Wofang. Dicono che se voglio incontrare chi dico di voler incontrare devo segurli da solo, accetto e con dei segnali pressochè invisibili faccio cenno al druido di seguirmi da lontano. Mentre ci incamminiamo i 2 mi prendono sottoil braccio chiedo di lasciarmi ma loro non lo fanno ed allora per ricambiare il gesto cerco di fare un altro giro delle mie braccia con le loro. Dopo un po’ giungiamo al vico delle violette, i 2 fanno una bussata incodice ed entriamo in uno stanzone arredato. Da lontano scorgo Chielvarin, è cambiato poco da come lo ricordavo alto carismatico sopracciglia folte e dei bai baffi. Ci salutiamo modo nostro, e mi presenta la gente che è li con lui Tanirest di Fuori, un uomo nero basso rozzo, Neitit una ragazza e Param un giovine con un mandolino ed un flauto poi rivedo 2 vecchieconoscenze, il mio caro amico elfo Lauratelim Lorimlan ed infine lo zoppo. Dopo un po di convenevoli chiedo di far entrare il Druido e che di lui ci si puo fidare, svelo che lui fa parte degli emissaari del drago primevo e che mi sono unito al gruppo per salvare la terra dalla fine. Dopo un po di spiegazioni parole d’onore e tanto oro

Rispondi