Dopo le nostre dimostrazioni didattiche, finalmente i mercenari hanno compreso che per abbattere gli zombie bisogna colpirli alla testa.
Racael si trasforma in orso, si ricopre di fiamme magiche e carica un fianco dell’orda zombie. Abbatte gli zombie con estrema facilità, ma poco dopo è costretto a ripararsi dietro le file delle guardie perché il suo corpo è ricoperto di dolorosi graffi e morsi che gli impediscono di combattere oltre.
Alazon e Delezar dalla loro posizione scagliano incessabilmente frecce. A fine giornata gli zombie distrutti sono più di 200. A mezzanotte suonano le trombe di ritirata per cavalieri e mercenari, richiamandoli al riposo per riprendere la battaglia il giorno dopo.
Mentre Alazon e Racael scaricano due esplosioni solari tra le file degli zombie e Noxus evoca un paio di muri di lame, i cavalieri si ritirano. Un gruppo di soldati trasporta il cadavere del capitano all’interno delle mura. Durante la preparazione della salma però, improvvisamente, questo si sveglia trasformato in zombie. Alazon prontamente gli conficca un dardo in testa e mette definitivamente a riposo il corpo del capitano.
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Intanto si sente l’allarme dato dalle trombe e le guardie ci comunicano disperate che fuori dalle mura i loro compagni morti in battaglia si rialzano unendosi all’orda di non morti.
Delezar preoccupato si informa se siano stati portati cadaveri all’interno: gli viene riferito che nel cimitero è stato creato un montarozzo di soldati defunti. Così si reca sul posto e lanciandosi sul montarozzo si fa saltare in aria: i brandelli dei corpi vengono sparpagliati ovunque, risolvendo il problema una volta per tutte.
Alazon accompagna in ospedale Racael, che viene accudito e riesce ad addormentarsi, ma dopo qualche ora si sveglia di soprassalto per via del morso di uno zombie, probabilmente un altro ferito che è deceduto durante la notte. Alazon, che era rimasto a vegliare sull’amico, abbatte lo zombie ma i due sono molto preoccupati per la ferita del druido…