Riusciamo a sconfiggere il re e i cavalieri ossuti volanti, curiamo il Maestro e il mago del braciere. L’esercito dei non morti è vicinissimo alle mura della città, ma le difese di Criss non si attivano, sembra che ci sia qualcosa dall’interno che li impaurisce e li distrae.
Un gruppo di mille cavalieri si sgancia dal fronte dell’orda nemica e si avvia in direzione dell’altura dove ci troviamo.
Ci teleportiamo col maestro sulle mura nord ovest. La guarnigione di combattenti è terrorizzata: ci raccontano che ogni tanto qualcosa di invisibile emerge dal buio della notte, afferra gli arcieri e li porta via in volo, scomparendo nuovamente.
Il druido sente all’interno delle mura urla di gente che fugge e decide di investigare: si trasforma in aquila, raggiunge il luogo da cui sente provenire il chiasso e vede un lupo mannaro che cerca di afferrare un mercenario. Con un incantesimo inverte la forza di gravità e fa volare il mostro che in un puff di fumo, si trasforma in uno stormo di pipistrelli e vola via. Racael prova ad inseguirli.
Intanto Noxus protegge il Maestro, che sulle mura si concentra nuovamente e manovra gli elementali che nel frattempo sono stati sorpassati dall’orda.
I due elfi si muovono verso le mura a sud ovest, da dove arriva il fronte nemico, preparandosi con gli archi alla battaglia, quando vedono che di fronte all’orda si trova Stinne, che sta evocando un muro di ghiaccio a proteggere la città dai primi dardi scagliati dai mostruosi arcieri.
Quando l’orda è pericolosamente vicina alle mura della città, il suo corpo inizia a mutare, la sua pelle si lacera, trasformandosi in una spaventosa creatura di ghiaccio alta 18 metri.