Le Lacrime di Xarma

LA LUNGA NOTTE DI CRISS

Lo scontro nella casa continua, il guerriero con l’elmo di cane volteggia sul tetto della casa, il cavaliere del Rododendro annuncia il suo arrivo nella casa con un fendente che ne fa vibrare le fondamenta. Noi ci prepariamo ad accoglierli. Lo scontro si svolge rapido, il cane balza nella casa ma viene immediatamente colpito dalle frecce sacre scoccate da Alazon, ma neanche il tempo di esultare che viene colpito, e come lui anche Racael e Noxus, ferocemente dal roteante spadone del cavaliere del Rododendro ormai giunto in soffitta. La scena è convulsa: Alazon profondamente ferito, si nasconde nelle ombre, il druido evoca tre orsi, e Delezar con movimento rapido e furtivo riesce a bloccare il cavaliere del Rododendro imponendogli la corona di Arin sull’elmo. Il cavaliere con l’elmo di cane, voglioso di vendetta, sfoga la sua rabbia trapassando Noxus con la sua spada eterea, ma ormai ferito cade sotto i colpi degli artigli magici degli orsi. Gli attacchi si concentrano sul cavaliere del Rododendro, mentre il drow decapita il cadavere ormai inerte…
Nel frattempo all’esterno della villa, dove ormai i soldati son tutti ripiegati nel castello, infuria la lotta fra Arris e la vampira, la fata scaglia su di loro il suo Glitterdust per non far perdere le tracce della vampira, accecando tuttavia Arris
All’improvviso i rumori di battaglia nella casa vengono sovrastati da una voce: ‘Il vostro Dio vigliacco non potrà proteggervi per sempre, presto calerà la notte eterna…ahahahah. Io non ho Dei, io sono Avanast, alto signore di Albigias Etirovorn, fondatore di Arcia, patriarca di Sivicia, Grent e Mirevur, signore dei castelli di Svartis e Kren, terrore del popolo alto, primo signore del sangue, io rifiuto i vostri dei, uscite dalla luce e venute a combattermi, oppure continuate a nascondermi e restare gli ultimi’
Poco turbati da queste parole gli emissari del drago si scagliano contro il gigantesco cavaliere che colpito a ripetizione dagli artigli degli orsi, all’ultima freccia scagliata da Alazon esplode…lasciandosi dietro una scia di schegge e nient’altro.
Il druido raccoglie la testa del cavaliere caduto: con sorpresa di tutti si tratta di Vanadi. Racael ascolta la voce sussurrata di Vanadi e subito ci intima di bruciare al più presto il suo corpo del non morto…con mezzi di fortuna riusciamo a far prendere fuoco alla testa
Il druido ci dice ciò che ha ascoltato: Vanadi ci ringraziava di averlo finalmente liberato e ci chiedeva bruciarlo immediatamente, altrimenti sarebbe presto tornato ad essere uno schiavo di Kernoleus Alfazard. Aveva aggiunto che quest’ultimo avrebbe dovuto essere fermato e che avremmo dovuto usare la Laban per fermare lo strumento di cui si serve. Kernoleus vuole conquistare Criss per poi giungere al perno delle valli al fine di combattere gli dei.
Quando era stato ressato insieme al Kenar, poiché Dubires non aveva bruciato i loro corpi, il Kenar dopo aver riso in faccia all’arcimago gli aveva spaccato uno dei cristalli viola simulacri della sua anima. Kernoleus Alfazard infuriato lo aveva incenerito, e come sfregio e monito aveva messo la sua maschera su Vanadi e costretto a marciare come capo del l’esercito di non morti contro l ‘sua’ Criss’ Ormai anche il corpo di Vanadi iniziava a bruciare.
Nel frattempo nella piazza la lotta fra l’orso e la vampira procede violentemente, la vampira si avvinghia ad Arris e lo morde, dalla finestra della casa giungono frecce di Arin che si conficcano nella nel suo corpo, dando al guerriero l’attimo per liberarsi; ma la vampira risponde colpo su colpo, alla fine la vampira si trasforma in uno sciame di pipistrelli e si disperde in tutte le direzioni.
Gli eroi del drago primevo non appena usciti dalla casa, sono distratti da un enorme fascio di luce proveniente dal castello che scaglia via qualcosa. D’arcy libratasi in volo, vede nel punto dell’impatto un enorme vampiro antropomorfo, ben più grande di quelli affrontati fino ad ora che si ritira verso l’esterno della città. A Criss son finiti gli attacchi…
Il titano ripresosi dalla morte dei fratelli si lancia contro i non morti falcidiandone a centinaia con la sua corsa, i suoi pugni e le sue saette. Giunto al cospetto Kernoleus Alfazard, Il titano gli scaglia contro una setta tuttavia non sortendo nessuno effetto, anzi improvvisamente si accascia al suolo stringendosi il petto dalla quale fuoriesce una luce azzurrina che confluisce verso l’arcimago
Giunti al braciere di Samufa…compare una figura inaspettata procedere col suo passo stanco: Lorazain Barazezain
Lorazain chiede del maestro e quando viene sapere cosa è successo sbotta dicendo che non erano quelli i patti della tregua fra loro: avrebbero dovuto attaccare insieme Kernoelous perché solo così avrebbero avuto una possibilità di sconfiggerlo D’arcy grazie ad una prodigiosa prova di concentrazione e dando sfoggio della sua potenza magica riesce ad individuare il maestro ad ovest, nella foresta oltre Kernoleous
Il giardiniere dice che Ariis è uno dei suoi uomini più fida, che gli ha affidato di i compiti di sconfiggere i non morti e di affiancare gli emissari del drago primevo, perché lui e la foresta di INN non sarebbero sopravvissuti alla notte, ma che sarebbe stata una fine gloriosa.
Racael suggerisce a Lorazain che l’ipotesi che Char si trova all’interno del menhir di ghiaccio e che se fossero riusciti la Laban su di lui, la necromanzia sarebbe sparita e Kernoleous si sarebbe indebolito a tal punto da poterlo sconfiggere. Lorazain si dice d’accordo, ma dice che seppur senza necromanzia, per sconfiggere l’arcimago che ha scoperto il suo vero nome, ha bisogno anche della forza del mastro e ci incarica di andarlo a recuperare…mancano 30 minuti all’attacco finale!
Prima di congedarsi con la benedizione di Amalur estrae il frutto che cresce ogni 400 anni sulle rive della fonte dell’eterna giovinezza a sud del regno degli elfi: è simile ad un melograno, gli emissari ne mangiamo un pezzo ciascuno: potranno usare il suo potere una solta volta, scegliendo o di recuperare tutta la loro forza ed i loro poteri, o per potersi difendere dall’attacco di Kernoleous che prosciuga l’energia vitale. Egli era dotato di otto sfere viola, con le quali può risucchiare l’anima di chi gli sta davanti…ora gliene restano se: una è stata distrutta dal Kenar, ed una altra dalle frecce di Alazon nel cuore del dracolich. L’unico modo per liberarsi da tale prigionia mortale è distruggere la sfera prima che passino 24 ore!
La fata ancora consumata dalla prova di concentrazione per trovare il maestro, fallisce il primo tentativo di teletrasporto, portandosi a svariati chilometri dal maestro, ma con un secondo tentativo gli emissari si trovano davanti al maestro o almeno a quello che potrebbe il maestro: al centro di un cratere di circa 100 metri, si erge una piccola cupola di fuoco attorno alla quale ruotano un centinaio di vampiri. Questi ultimi visti i nuovi arrivati, iniziano a scagliarsi contro di loro, ma Delezar prontamente estrae la corona di Arin che crea una incorporea barriera virtuale di luce all’interno della quale i vampiri non osano entrare. Le creature della notte iniziano a cadere sotto le frecce di Alazon ed i colpi di Noxus e D’arcy. Lentamente il gruppo di eroi si avvicina cupola… fin quando…ormai mesi in fuga i restanti vampiri, la cupola scompare rivelando il maestro, o ciò che ne resta…nudo…capelli, barba ed occhio destro sono stati sostituì da fiamme, e una parte del viso di sinistra è sparita, sostituita da una maschera incorporea di luce. Il maestro chiede di teletrasportasi da Samufà; tuttavia la fata ancora stanca, sbaglia di nuovo destinazione finendo pericolosamente vicino a Kernoleous, ma rapidamente con un secondo teleport giungono da Samufà.
Mentre il maestro chiede tempo per ricaricarsi (quanto tempo non si sa), Il titano si rialza, la sua pelle è come sbiadita e i vuoi occhi sono vuoti. Dalla foresta di Inn si leva un suono di corno di battaglia…la foresta viene attraversata da un tremito…la terra romba…gli alberi si sollevano…la foresta di Inn si è trasformata in un esercito di Treant che marcia verso il titano. La battaglia è terribile: il titano con i suoi fulmini incendia centinaia di alberi della foresta di INN, ogni albero bruciato è una fitta a cuore, ma il cuore di Inn avanza instancabile…dopo una interminabile resistenza il titano cade e piano piano scompare fra i rami e le radici dei Treant
Gli schieramenti ormai sono pronti la schiera di morti davanti all’arcimago e di fronte la foresta che avanza con la cavalleria di Criss che esce dalla città sovrastata dalle viverne in volo…Oramai il palcoscenico è pronto…è venuto il momento che gli attori principali entrino in scena e concludano ciò che è iniziato soltanto poche ore fa…il Maestro…Lorazain…Kernoleus…Char…gli Emissari del Drago Primevo…

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