Le Lacrime di Xarma

il tornado? me rimbaRza!

NUN È CHE ME RIMBARZA, ME SCANGURA PÒPO!!!

​Il gruppo decide di teleportarsi usando il nome vero di Nagusi. Fatto il solito salto nel buoi, ci ritroviamo di fronte Kravvorr della Carne, a sud di essa. Il druido si “falchizza” e va in perlustrazione. Arriva in quello che sembra essere l’accampamento del Maestro, che accerchia la cità, ormai tutta bruciata. Vede diverse persone incatenate. Torna, ci racconta cosa ha visto e si discute sul da farsi. Nle frattempo, sentiamo il vento alzarsi​, e notiamo che vicino la città si sta formando un tornado, e che comincia a girare attorno alla città e a creare un perimetro di vento, con un rumore assordante. Il druido si “cavallizza” e, con in groppa la fatina, va in perlustrazione, di nuovo, verso la città. Piove. Intato, sul gruppo si avventa un tornado alto 7 metri, che cerca di colpirci, ma si schianta su una cupola azzurrina, probabilmente creata dallo scudo (siamo tutti schierati dietro l’orso ibrido che sorregge lo scudo), rimbalzando. Harris prova ad avanzare, il tornado arretra, ma si ingrandisce ancora di più. diventa così grande, che occupa tutto il nostro campo visivo. Harris avanza ancora, e il turbine si scaglia di nuovo sullo scudo, rimbalzando ancora all’indietro. dopo questo tentativo, si rimpicciolisce e ritorna verso la città. Così, decidiamo di avanzare, e come disse il poeta:

Scudo davanti,
dietro tutti quanti!

Arrivati a circa 1,5 km dalla città, vediamo un battaglione di soldati partire alla carica! decidiamo di teleportarci sotto la torre di Kravvorr. Li troviamo: due golem di pietra ai lati della porta della torre e diversi soldati. Uno lo schianto io frullandolo e un paio la fatina li fulmina, mentre altri scappano.

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