Emissari VS Shuten
3 EKAEAR
Sotto forma di corvi voliamo su per la montagna diretti dall’ Oni.
Giungiamo infine prossimi alla vetta del picco tormentato dai venti impetuosi.
Non è più possibile proseguire in forma di corvo, le raffiche di vento sono troppo violente.
Anche Kawano si ferma e rifiuta di proseguire indicandoci comunque la vetta.
Ci dice:
“Proseguite sicuri verso la vetta, la strada è quella retta”
“Attenti al potere dell’Oni, è il re delle maledizioni”.
Ci accampiamo e passiamo la nottata riposando in malomodo.
La mattina dopo proseguiamo in forma umana in fila indiana facendo attenzione a dove mettiamo i piedi.
In cima sul sentiero, arroccato sulla montagna, vi è un tempio fatto di roccia e quasi completamente ricoperto di neve: Ricorda una bocca spalancata e due orbite.
E’ inquietante.
Il monaco entra per primo all’interno dell’ enorme struttura in pietra.
Il tempio offre rifugio per il vento ma dentro è comunque freddo.
E’ suddiviso in due parti, una parte sotto e una rialzata da un gradone.
Da quella parte vi è un’enorme statua dall’aspetto umano che però ha 6 braccia, 3 per lato e 10 addominali. Molto muscolosa con una testa scolpita in maniera approssimativa che comunque rivela un aspetto crudele: ha il naso porcino, orecchie a punta e occhi a mandorla. E’ alta più o meno come 4 o 5 uomini.
Ognuna delle mani ha le dita messe in posizione diversa.
L’asceta chiama SHUTEN (Oni).
Ai piedi della statua, fra le ombre, si muove una figura che avanza con calma verso di noi.
È chiaramente la creatura a cui si ispira la fattezza della statua.
E’ un Oni dalla pelle rossa, pelato con solo un codino di capelli neri.
L’asceta prova a parlare con lo Shuten, ma l’Oni è rissoso e vuole il titolo di Re degli Yokai.
Inizia il combattimento :
L’Oni scaglia le maledizioni che colpiscono Alazon, d’Arcy e Noxus: il ranger è fortemente indebolito, la fatina diventa cieca e il drow appare confuso.
Racael si trasforma in un enorme tigre e balza contro l’ONI, ferendolo duramente.
L’Oni reagisce scaricando sulla tigre una raffica di pugni devastanti.
Alazon, con non poca fatica, afferra l’arco e scaglia le frecce di Arin che si conficcano nel petto dell’ Oni.
Il colpo più duro però lo infligge l’asceta che si muove contro Shuten e lo mena male prendendolo a pugni (166 danni in un round).
Shuten a quel punto capisce che è meglio darsela a gambe, appare alle sue spalle la tipa corvo che lo afferra e lo teleporta via.
Siamo soli all’interno del Tempio.