Le Lacrime di Xarma

L’imperatore

Avanzano verso l’imperatore il druido e asceta, ma vengono bloccati dalle guardie. Il
divino intima alle guardie di fermarsi e ci ringrazia di essere arrivati da lui. Ci
inchiniamo in segno di sottomissione, ma ci dice di alzarci. Inizia: “Abbiamo udito
delle vostre gesta ed è un piacere avervi qui”.
Ci avviciniamo tutti, non superando i 50 passi da lui. In cambio della promessa dei
nostri servigi, ci promette: alloggio nel secondo cielo, appezzamento di terra fertile
e coltivabile fuori città, servitori ed una rendita da 15000 mon.
L’asceta rifiuta. Il druido chiede infine di poter accedere sempre all’ultimo cielo, e
l’imperatore ce lo concede.
Un funzionario ci porta nel villino (con giardino) a conoscere la servitù: 1 cuoca 2
giardinieri e 2 domestici ed 1 domestica. Veniamo a conoscenza che l’imperatore abita
in un palazzo dentro un parco nella seconda cerchia sono e che regna da 5 anni e che
non ha ancora scelto una sposa.
La sera organizziamo una festa dopo tanto lottare e viaggiare, il monaco medita fuori
alla villa. Il giorno andiamo a visitare i nostri possedimenti ed a conoscere le
famiglie dei contadini.

9 di EKAEAR
ci chiama l’imperatore; il funzionario ci dice che è un grande onore che sia il
divino imperatore a spiegarci la missione di persona.
L’imperatore ci dice: “Nel cuore del regno, secoli fa viveva uno dei più grandi pittori
che sia mai esistito su questo mondo. Che con la sua arte immortalava i sogni delle
persona su una tela: la tela di Juba Ichiru. L’artista prima di morire potrebbe aver
nascosto la tela nella città di Okimoto Iorio (tela pennello e colori”
La sera si presenta, come da nostra richiesta il vecchio indovino di corte, insieme ad
una signora che lo accompagna: il suo nome è Izumi Ryo. Gli mostriamo la cintura: la
esamina e ci dice che è l’ antica cintura dell’ordine dei monaci di KaiKame; i quali
sono stati sterminati da un Oni potentissimo che ha invaso e conquistato il loro
tempio. Convertire forza ed aggressività in forza vitale: questo era il loro credo.
Offriamo da bere agli ospiti che per poco non ci svuotano la dispensa di sakè
Ci dice inoltre che la falce è un simbolo di sventura e di liberarcene, ma noi ci
liberiamo di loro

10 EKAEAR
La mattina partiamo con un cavallo a testa. Durante il viaggio ci rivolgiamo all’orco
usando il vero nome dell’Illusione, ma l’orco non pare sorpreso. La sua unica reazione
è paura in quanto pensava che gli stessimo lanciando un incantesimo contro. I sospetti
su di lui sembrano svanire…

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