La stanza è tornata alle condizioni originarie, sebbene la colonna principale, che prima era smussata, presenta delle cascate cristallizzate che spuntano dove avevano creato delle spaccature. I due dischi accesi sono rimasti infuocati, ed i gorilla sono stati trascinati e rinchiusi nelle stanze da cui venivano.
Il monaco, Alazon e il druido si sono arrampicati e si trovano sulla piattaforma che affaccia sul crepaccio. Sotto c’è un burrone profondissimo avvolto da nebbioline gelide e dall’altra parte si vede una piattaforma su cui c’è un disco spento con scritto Apalategia.
D’arcy, il drow e Ragnar li raggiungono e li trovano a lanciare cosine nel vuoto. D’arcy sfidando il vento riesce a volare fino all’altra piattaforma. Si avvicina al cerchio intagliato nella roccia ed inizia ad esaminarlo, ma non sembra avere meccanismi particolari.
Si focalizzano quindi sull’intuizione di Ragnar, che dopo aver gettato blocchi di ghiaccio nel baratro, ha visto che sbattevano contro qualcosa poco più in basso prima di procedere con la caduta.
Con vari barbatrucchi riescono ad individuare dei pilastri di roccia invisibili fra le due sporgenze. D’arcy individua il primo e lo indica ai suoi compagni.
Quando l’orco atterra sulla piattaforma invisibile, questa inizia ad oscillare ma di fronte a lui si illumina una piccola superficie, dove dovrebbe trovarsi il gradino successivo.
Salta sulla seconda piattaforma, che oscilla verso sinistra, e si illumina un’altra piattaforma a circa un metro e mezzo di distanza, più in basso.
Dall’altra parte del baratro, la A di Apalategia si illumina di rosso infuocato.
Salto dopo salto, riesce ad illuminare tutta la scritta e a raggiungere la piattaforma in fondo. La ruota con la scritta è illuminata, e tornando indietro alla sala principale trovano la colonna infuocata.
Si dirigono poi verso la porta Beldurra e salgono le scale fino alla piattaforma.
Di fronte a loro, sulla piattaforma opposta a 50 metri di distanza, 8 grifoni si fanno amabilmente i cavoli loro. Uno di loro si alza in volo e sembra minacciare il gruppo, che si prepara alla battaglia, ricordando però che per ottenere Onore potrebbe essere necessario domare i grifoni.