4 e 5 di Udazkiral
Durante la notte, Halla Fascia d’oro ed Alazon notano che la terza costellazione è finalmente apparsa in cielo. Stimano che resti solo un anno prima che anche la quarta appaia, e che le stagioni finiscano; per i figli di Iskar, questo vuol dire dover tornare prima di un anno al fianco degli déi. Durante la colazione, D’Arcy imbarazza tutti raccontando la peggiore versione possibile della storia del beholder innamorato.
Halla e Racael discutono con Logair sulla possibilità di creare un fodero per la laban partendo dalla pelle di drago che per ora la contiene. La stima è di circa 4-5h di lavoro. Ragnar propone che durante quelle ore si potrebbe provare ad usare la laban per evocare lo spirito di Keruz Kardan per capire se ci sono modi di estrarre lo spirito dell’elfa del sangue. Purtroppo però solo Seun potrebbe avere una conoscenza magica sufficiente a fare un rituale del genere, ma Halla e D’Arcy non riescono a trovarla. A questo punto però sorge un altro dubbio: meglio avere la laban con lo spirito e trasmutazione raggiungendo così in tempo gli 8 elementi necessari, o se invece purificarla ma avere solo 7 elementi non potrebbe essere peggio, visto che probabilmente Ammaliamento non si reincarnerà in tempo.
Ci avviamo quindi verso i grifoni per partire, incerti sul futuro dei clan e della missione adesso che solo un anno manca alla fine dei tempi. Ragnar prova a parlare con Ari in merito a quale tipo di leadership terrà, ma con scarso successo. Giunti ai grifoni, troviamo lì Seun già pronta a partire, che si dichiara disponibile a provare a fare il rituale per evocare lo spirito del fabbro dei nani in futuro. Tutti insieme voliamo verso le terre dei clan.
All’arrivo, vediamo dall’alto che le navi che erano partite sono di nuovo ormeggiate nel porto, e che gli accampamenti dei soldati sono stati ricostituiti ai margini del villaggio. Alcune navi sembrano tuttavia sembrano mancare all’appello.
Dagmar con Erlend orso bianco ci vengono incontro, ma appena prima che riescano a salutarci un arco di fulmini si apre dinnanzi a noi, diventando poi una sorta di finestra su un altro paesaggio: una stanza con un pavimento in legno, un caminetto, un letto e poco altro. In piedi, un uomo con una tunica ricoperta di rune con i capelli rossicci ed in mano una staffa scolpita con la testa di un gatto guarda attraverso il portale. Al suo fianco porta un libro magico e numerosi altri oggetti con un’aura molto potente. Il suo nome è Silas Lynch. Ari chiede delucidazioni, e Racael spiega che è un potente mago delle valli, e che si accompagna all’aspetto della trasmutazione. Attraversiamo tutti il portale, mentre D’Arcy rassicura Ari che torneranno come promesso; Ari intanto incarica Ragnar di seguirli per far sì che la missione abbia successo, e che tutto proceda come deve.
All’interno della stanza, il gruppo scopre che un circolo di pietre ciascuna incisa con una lettera arcana genera il portale. Nikal Fumorosso – “la sua protetta” – è stata colei che li ha trovati. Mette subito in chiaro che né lei né Silas si fidano di loro, e che li hanno sempre tenuti sotto controllo, almeno fino a qualche mese prima. Silas si presenta come l’unico arcimago delle valli, riportato alla vita da Racael, D’Arcy ed altri avventurieri da un fluido magico che lo aveva cristallizzato secoli prima. Ci rivela che ci troviamo nuovamente nelle valli, cosa che spiega l’improvviso passaggio ad una afosa giornata di piena estate. Anche Silas è al corrente delle nuove costellazioni, e aveva immaginato insieme a Nikal che si trattasse di un conto alla rovescia per qualcosa di nefasto – sospetto che il dubbio conferma spiegando ciò che rappresentano. Sembra esistere una alternativa al compiere la profezia, secondo Nikal: separare l’essenza di Xarma nella sua anima dalla sua, permettendo l’assorbimento nella laban senza doverla uccidere. Per realizzarlo, tuttavia, servono degli oggetti molto potenti:
– la corona di Arin, che Nikal dovrà modificare per poter richiamare solo la parte di anima di Xarma che è al momento fusa con quella di Nikal
– un frammento della ragnatela di Amarun, che servirà ad intrappolare il frammento di anima
– gli strumenti di Langil, per legare i due artefatti tra loro
Madhioz aiuterà a tenere viva Nikal durante l’intervento. Inoltre, un altro gruppo di avventurieri sta cercando “un altro oggetto che servirà”. Ragnar è molto scettico alle parole dell’arcimago, che tuttavia sembra sincero che “non sarà una brutta sorpresa”, seppur chiaramente sta nascondendo qualcosa. Il vichingo e Silas chiariscono le loro posizioni immediatamente: se c’è modo di salvare Nikal e completare la missione allora sarà così, ma se questo non dovesse essere possibile, ciascuno terrà fede al proprio giuramento e lo scontro sarà inevitabile. Il giuramento del mago dal un lato, il sacro dovere dato dagli déi dall’altro.
Per aiutarci nella missione ci dà un pacco di mantelli grigi che ci permetteranno di passare inosservati e della stessa razza di chi guarda almeno ad un’occhiata superficiale, per quando ci dovremo infiltrare nei territori dei drow. Silas ci fa anche dono di un anello per parlare le lingue, che diamo alla fata. Racael chiede se non potranno contare sull’aiuto degli illithid, ma le notizie che arrivano dal sottosuolo indicano che gli illithid hanno perso la guerra con i drow.
Condividiamo anche la notizia sulla corruzione della laban, chiedendo se loro conoscono un modo per purificarla. Silas promette di parlarne con Nikal, ma a nessuno di loro sarà data l’opportunità di parlare con la ragazza.
Il gruppo ne approfitta per ottenere anche alcune informazioni sugli avvenimenti recenti nelle valli. Kernoleus da dopo l’assedio sembra sparito, e tutto sembra tranquillo dopo la carestia e dall’epidemia. I raccolti sono abbondanti come mai prima, ed un piccolo albero alle porte della città ritenuto responsabile di questa benedizione è ormai oggetto di venerazione da parte di tutte le genti. L’albero racchiude infatti l’essenza di Larezain Barazezain, sacrificato in battaglia e che ora sta dando una seconda vita a Valle Centro “secondo la natura di Amalurra”, come rimarca Racael.
Al momento, restano tuttavia molte domande che il gruppo vuole ancora fare all’arcimago…