Siamo di sera. Concordiamo che sia il bardo a fare da apripista, visto che si sa muovere silenziosamente. Dopo cena, insieme a Barvonzai, ci addentriamo nella miniera abbandonata. Dopo Xyr, segue la nostra guida, e noi tutti. La tensione però non gioca a favore del bardo, che non riesce ad essere poi così silenzioso. Le tracce dei troll non sono evidenti all’inizio. Barvonzai gli spiega la strada da seguire, e lui si addentra impavido, nell’oscurità più assoluta: dopo il primo bivio a sinistra, al secondo si prende la discesa più ripida, senza più rotaie, fino ad una grande sala dalla quale parte un singolo cunicolo in salita. Dopo quasi un kilometro, arrivato alla fine della discesa ripida, rumore di gorgoglii e un forte odore di stalla lo investono. Accanto ad una pozza d’acqua, siede un grosso troll con un cucciolo accanto mentre ne allatta un altro. Completata la sua avanscoperta, Xyr torna ad avvisare il gruppo. Si discute su cosa fare, le altre strade sono quasi tutte senza uscita. L’unica possibile alternativa all’attaccare il troll è una strada non esplorata che passa per un pozzo, dal quale però fa ben sperare la presenza di una corrente d’aria ed il rumore dell’ acqua. Votiamo per esplorare prima la nuova strada, anche per il rischio di incontrare papà troll. Di nuovo, Xyr guida il gruppo sotto le indicazioni di Barvonzai fino a raggiungere la sala con il pozzo. Il cunicolo è piuttosto stretto, ma la buona notizia è che tutta questa parte della miniera non ha segni di troll. Xyr accetta di calarsi nel tunnel, fino a dove la corda permette. Minerva prova a raggiungerlo, scivolando però e cadendo sul povero Xyr. Dopo essersi districati, i due proseguono la discesa anche liberandosi dalla corda. Il piccolo cunicolo termina in una caverna più larga, stavolta naturale, con un rivolo d’acqua che scende, un salto di circa 1.5 mt, e ampie stalattiti da evitare; ancora più avanti, una sala più ampia con acqua che sembra profonda. Dopo un po’ di tempo, quando ci rassicurano che sembra sicuro, anche Weis inizia a scendere nel pozzo.
Deckard e Shivan vanno quindi a recuperare gli altri, ma mentre si dirigono verso l’uscita, il draconico riconosce alcune voci nella sua lingua: un “capitano” sta ordinando a due dei suoi “Vai nella foresta per vedere se ne trovi altri, tu alzati in ricognizione”. Per quel poco di spiazzo visibile dalla grotta non ci sono più persone, né si sentono voci umane. La figura di un presunto draconico spiega le sue ali e spicca il volo, ed torniamo da Barvonzai ad informarlo. Egli decide di andare in perlustrazione per capire cosa stia accadendo, dirigendosi verso l’esterno e svanendo nelle ombre, mentre raccomanda ai tre di aspettare mezz’ora, e poi infilarsi nel cunicolo. Dopo circa 15 minuti, Barvonzai ritorna. Conferma che i nostri compagni di viaggio sono stati catturati e che sono correntemente tenuti sotto controllo da un mezzodrago, una sottospecie di draconico che si dice avere parte di sangue di drago, e che normalmente ricopre ranghi di elite.