Le Lacrime di Xarma

Arin you got to let me know…

…Should I stay or should I go?!

17-18 di Maatera

Deckard è all’interno della Taverna del teschio di drago. La sua chiacchierata con l’altro soldato viene interrotta da un ubriaco che cerca di far partire una rissa, ma lo mette a sedere con poca difficoltà, allontanandosi con calma. Martok intanto cerca di fare spese senza malmenare nessuno, senza però trovare nulla di utile.
Deckard cerca di incontrare Seward nella caserma alla porta nuova di Crynn, qualcosa nel discorso del Samaritano non quadra per Deckard.
Weis, Martok e Minerva si recano alla taverna del drago provando prelibatezze locali, mentre Xyr dopo averli ispirati si accoccola in lacrime in un angolo, in preda al terrore più assoluto, mentre Shivan lo guarda con malcelato disappunto. Deckard si dirige alla caserma di Seward ma riuscendo solo a lasciare un messaggio al piantone. Una volta ripreso dal terrore, Zyr si dirige in biblioteca, trovando lungo la sua strada un luogo che ormai nelle Valli non esiste più da secoli: un tempio dedicato ad Arin. Anche Zyr però non recupera nessuna informazione valida.
Lungamente, Deckard e Minerva discutono sui Gli altri pellegrini del nostro gruppo usano questi giorni per recuperare le forze, ma sembrano intenzionati tutti a restare. Barvolmzai continua ad esplorare la città.
Gli altri quattro profughi che sono arrivati con noi sembrano molto rincuorati dal sapere che c’è un tempo di Arin, ed uno di loro il giorno dopo non torna.
Il giorno dopo, tutti proviamo ad andare al tempio di Arin. Lungo la strada, un gruppo di 4 uomini è fermo davanti all’ingresso di un vicolo. Tutti però facciamo dei tiri di merda siamo troppo intenti nel cercare il tempio. Uno sguardo in cagnesco di troppo però fa scattare Shivan, e qualcosa sembra insospettire Minerva. Quando uno dei quattro tira fuori un coltello minacciandoci, Minerva sfodera le sue spade e Martok finalmente può sfogare il suo desiderio di battaglia. Dopo il primo colpo sferrato però, i quattro scappano. Nel vicolo, altri due uomini sui 25 anni scappano, facendo cadere a terra una persona visibilmente ferita. Xyr usa la magia per guarirla, salvando la vita a quella che si rivela essere una giovane recluta tiefling di nome Boamo. Deckard gli chiede per sdebitarsi di provare a trovare delle informazioni sulle terre della corona.
Una volta salutata la recluta, il gruppo torna a dirigersi al tempio.
Dopo alcuni giorni in città, Martok nota che la Caduta del demone ha repentinamente cambiato posizione, avendo così la conferma che la città è davvero capace di spostarsi tra i luoghi.
Una piccola folla è davanti al tempio e riusciamo a scoprire che non solo c’è un tempio di Arin, ma anche numerose cappelle in città, e luoghi sacri dedicati a tutte le antiche divinità. Il tempio è assolutamente maestoso, e all’interno c’è una funzione religiosa dove tutta l’assemblea canta un inno ad Arin, alla luce ed alla speranza. La visione è assolutamente sconvolgente per tutti, nessuno pensava di poter mai assistere a qualcosa del genere nella sua vita, o di poter pronunciare o sentire il nome dei vecchi dei senza venire ucciso sul posto. Minerva quasi pensando ad alta voce, dà voce ad un dubbio che resterà per tutti. “Chissà se nelle Terre della Corona siano liberi di venerare Arin”.

Se da un lato la città continua a sembrare un ultimo baluardo della vita prima dei Terrori, non riusciamo a cancellare la sensazione che sia tutto troppo bello per essere reale. Al tempo stesso, i dubbi sulle Terre della Corona aumentano.

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