Le Lacrime di Xarma

Un carico inaspettato

Squint ci chiama dicendo che stiamo facendo troppo caos. Iniziamo a portare fuori le casse, passandocele come da lui suggerito.
L’ultimo duergar colpito dal bardo si ritira sottocoperta. Dopo aver preso le prime sei casse, Dunstan ci dice di lasciar perdere le altre e andare via. Seguiamo il suo consiglio: saliamo sulla chiatta al volo. Vediamo alcune figure che raggiungano il magazzino mentre ci allontaniamo. Arrivati da Terrel gli spieghiamo tutto quello che è successo: soprattutto sulla presenza inaspettata dei duergar. Minerva gli porge la pergamena sottratta al duergar. Non è chiaro cosa rappresenti, sicuramente una struttura di qualche tipo con un piano inclinato; inoltre in basso sono riportati le cifre 7/127 e scritte a noi incomprensibili.
Le casse sembrano contenere 4+4 bottiglie di liquore: ma mentre stiamo brindando, Terrel viene chiamato fuori perché c’è un problema. Lo raggiungiamo e ci dice che nelle casse non c’era soltanto liquore, ma anche delle picche con delle lame molto leggere nere e dei cilindri con delle spirali incise dello stesso materiale. Xyr dice che non sembrano essere magiche.

Decidiamo di partire immediatamente prima che la notizia si diffonda, decidiamo di sfruttare la presenza di alcune guardie corrotte, dividendoci in due gruppi: Deckard, Minerva, Dunstan e Weiss per la porta ovest con la cassa con i cilindri e le picche ed uno zaino contenete delle scaglie di drago per la regina, gli altri per la porta nord.
Arrivati alla porta ovest incontriamo le guardie, Dunstan era convinto di cavarsela con 20 monete d’oro, ma le guardie insistevano a voler ispezionare il carro, visto che quella sera era successo qualcosa di particolare. Grazie all’intervento di Minerva e ad altre 60 monete d’oro riusciamo a superare la porta senza problemi.
Dunstan ci saluta e noi incontriamo gli altri al portale, che all’alba puntuale si apre e noi entriamo. Riemergiamo nella sala prismatica. Lasciamo le cose, ritorniamo alla caserma, mangiamo e riposiamo.
La mattina successiva veniamo ricevuti dal samaritano. Gli spieghiamo tutto e gli diamo sia la pergamena che le lettere che le monete di platino rinvenute da Xyr addosso al duergar. Il samaritano, pur non riuscendo neanche lui a tradurre lettere e pergamena, riconosce il simbolo ufficiale di Tiamat. Prende anche ovviamente le picche ed i cilindri per farli analizzare.
Torniamo alla caserma. Ci avviciniamo ad una donna con una cicatrice e in volto. Ci chiede un nome, una lista degli oggetti riportati. Torna con una medaglia con una testa di lince (simbolo di Kryn), e sull’altro il simbolo delle valli. Ma soprattutto ci chiede, visto che ora lavoriamo come una squadra, il nostro nome da battaglia…

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