28 di Udar
Il samaritano ci ha ordinato di andare nei pressi della zona di caccia dove è stata trovata la collana, cercando di recuperare la refurtiva a stretto giro.
Fuori dal salone di bellezza, Shivan e Martok catturano Tia. Lei però si dimena e cerca di resistere, creando così una commozione che allarma tutto il salone. Il resto del gruppo si raduna dopo che Deckard riesce ad impedire che la folla li raggiunga. Xyr riesce finalmente a calmare Tia quel tanto da iniziare a parlare.
Ci racconta che qualche giorno fa, senza grossi preamboli, dama Helma ha detto che voleva prenderla come sua dama di compagnia. Pellemona non era molto contenta di averla in casa. Ci dice che Dama Helma in quei pochi giorni l’ha portata a corte, all’accademia a trovare la figlia piccola, ed a giocare a carte dalle amiche della dama. Non ha notato nulla di strano, ma ha tuttavia sempre avuto l’impressione che la Dama volesse sfoggiarla in giro. Ci conferma che ha trovato lei la dama, doveva aiutarla a vestirsi la mattina e quando non rispondeva ha chiamato il cuoco Hobs e gli altri. Dice che Falken Ratis aveva provato a molestarla e solo per quello l’ha lasciata andare.
Indaghiamo più a fondo gli incontri con le amiche della dama, quelle con cui giocava a carte, ma senza grossi indizi. Il giro a corte è avvenuto 1-2 giorni prima della sua morte, sembra per parlare con qualcuno e sbrigare degli affari, ma non sapeva né cosa né con chi. Le reazioni che ha visto da parte delle dame sono state soprattutto di sorpresa, mentre a corte nessuna reazione esplicita; all’accademia erano infastiditi quando dama Helma ha insistito per farla entrare durante il colloquio col patrono della figlia, il maestro Nevin di Mevirria di abiurazione.
Ci sembra spaventata e davvero sembra non nascondere nulla, anche sotto la minaccia di un fantomatico incantesimo che di Xyr che “le farà provare dolore se mente”. Decidiamo di lasciarla andare e le diciamo di sparire per alcuni giorni perchè potrebbe essere in pericolo, e di non fidarsi di nessuno. Xyr invisibile prova a seguirla ma la perde dopo poco. Le diciamo anche che se avrà bisogno di noi le basterà lasciare un messaggio per Weis al tempio di Arin.
L’idea che ci facciamo è che la ragazza potrebbe essere la figlia di qualcuno del circolo della Dama, alla quale lei voleva far capire di avere una leva, magari in risposta ad alcune delle lettere che avevamo trovato più minatorie.
Parliamo quindi con il padrone del salone di bellezza, che ci spiega come ha conosciuto Tia, ed è convinto che sia una brava ragazza che ha avuto una vita difficile. Perquisiamo la sua stanza e troviamo solo un piccolo pugnale arrugginito nel giaciglio, che portiamo via.
Clivia ci dà i medaglioni per rientrare, e ci consegnano una bacchetta da rabdomante con una estremità biforcuta e con all’altra estremità un filo con una perla che ci hanno mandato dall’accademia. Al ponte, ritroviamo Xyr che ci dice di aver perso la ragazza vicino ai quartieri poveri. All’uscita del ponte, ci troviamo in una prateria con erba alta ed un bosco a circa 1h di distanza. Seguiamo Shivan che seguendo le indicazioni della bacchetta ci porta nel folto della prateria. La bacchetta sembra indicare un mucchietto di sassi smossi nell’erba, sotto i quali troviamo un sacchetto di iuta sepolto in modo superficiale. Martok stima che sembra sia stato nascosto da una sola persona, probabilmente un uomo. Il sacchetto che ha alcune macchie marroni, ed al suo interno Xyr trova un pugnale a lama lunga incrostato di sangue secco, i gioielli mancanti, la cornice d’oro ma senza il quadro all’interno, la bottiglietta d’argento incisa, e varie perle. Manca invece il cofanetto menzionato dalla figlia maggiore. E’ palese che se non fosse stato per la bacchetta, trovare il punto sarebbe stato quasi impossibile. Rientriamo quindi a Crihn, ripromettendoci di controllare se durante la famosa battuta di caccia qualcuno si fosse allontanato, magari per nascondere la “refurtiva”. Inoltre, tracciare chi aveva prodotto la bottiglietta d’argento poteva dare un’ idea di chi poteva averla regalata alla dama.
Xyr chiede infatti al titolare del salone di bellezza se riconosce il logo, e ci indica la migliore profumeria della citta, “L’essenza del sé”. Arriviamo lì giusto in tempo per trovare il proprietario che sta chiudendo la bottega. Dopo un breve interrogatorio e un molto efficace ringhiare di Minerva, scopriamo che il profumo era stato acquistato da Sir Merkin di Riunbran, maestro di abiurazione morto eroicamente difendendo l’accademia durante l’assalto dei demoni.
In chiusura della giornata, ci dirigiamo al tempio di Arin a chiedere informazioni sulle levatrici e su Sir Merkin. Non sembra esserci tuttavia alcun grosso gossip attorno al maestro. Ci suggeriscono di chiedere a Madama Elmarr per quanto riguarda invece delle levatrici esperte che lavoravano 15-16 anni fa, e dovremmo poterla incontrare al tempio domani nel pomeriggio.
Domattina invece andremo da Nyansil per mostrare il pugnale e capire se con esso si può divinare chi lo abbia usato o ottenere altre informazioni.