Le Lacrime di Xarma

indagini, indagini, ma non si cava un ragno dal buco

Deciciamo, presi ad un po’ di sconforto per la mancanza di altre opzioni, di interrogare Finley, il figlio di dama Helma.
A casa sua ci risponde la moglie e ci dice che lui non torna in casa da quando ha saputo della morte della madre e che lei non sa nulla dell’eredità.
Xyr la convince che potrebbe essere in pericolo a causa dei suoi debiti e lei dice che possiamo trovarlo alla birreria La Mantide.
Per non mettere in pericolo la nostra “informatrice” chiediamo la posizione della birreria a una guardia. Scopriamo quindiche è nella zona più esterna vicino alla porta nord est e che in realtà è un bordello di buona qualità (e di conseguenza non gli piacciono le guardie). Ce lo dice Majolo,una guardia cicciotta con doppio mento che vorrebbe venire con noi alla Mantide.
Ci cambiamo in caserma è andiamo a cercare Finley lì.
L’edificio ha 4 piani, non è in ottime condizioni ma se ne intravede l’antica bellezza, inoltre c’è un costante via vai di clienti.
Entrati ci accoglie l’ostessa, ci sediamo e ordiniamo dei salsicciotti e della birra (6 ma)
Ci fingiamo amici di Finley, l’ostessa non è convintissima e ci chiede 6 mo per dirci dov’è, pagando scopriamo che è qua da un paio di giorni nella camera 208.
Andiamo al secondo piano e troviamo la porta aperta e Finely è comatoso sul letto con 2 ragazze nude e un narghilé. Facciamo quindi uscire le ragazze per evitare di fare troppo rumore.
Ancora nel dormiveglia Finley ci dice “di a Domunur che gli ho già dato quello che dovevo”. Dopodiché una volta risvegliato e intimidito da Martok, quando parliamo dello scrigno tenta di cambiare argomento e di farci andare a cercare l’assassino.
Mentre gli chiediamo di eventuali comportamenti particolari della madre, ci parla di quando la ella ha licenziato l’elfo dalla fabbrica tessile che è stata l’unica volta
che Ortos il sovrintendente si è inalberato con Finley perchè secondo lui la causa del licenziamento sarebbero i soldi che Finley sottraeva dalla tinteria. In ogni caso l’elfo è stato riassunto seppure molto tempo dopo.
Weiss chiede inoltre del ritratto che è stato fatto da Wessa (e non dalla figlia maggiore come credevamo) ed è stato dipinto in accademia.
Domanda poi se la madre invitava spesso i maestri in particolare Terkior Norin, scoprendo che hanno parlato al funerale di Merkin di Riviera e che sua madre era in quell’occasione era adirata.
Terminato l’interrogatorio andiamo a parlare con la matrona al tempio ma è un fantastico buco nell’acqua e non scopriamo nulla, del resto ce lo si poteva aspettare dopo 15 anni.
Andiamo infine da Fennis, il maggiordomo di Merkin che ci accoglie in malo modo e
adirato, si mostra decisamente poco collaborativo: nega ogni nostra affermazione e non risponde a nessuna domanda.

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