Le Lacrime di Xarma

La conclusione delle indagini

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Facciamo colazione in attesa di Wessa, quando lei arriva ci sembra visibilmente intimorita dalla situazione. Ci rivela che il quadro era un ritratto classico a mezzo busto della madre mentre indossava un abito rosso che le piaceva molto. Il patron Merkin la ha aiutata a tenere il quadro in accademia. Ci dice inoltre che il quadro, che era stato lasciato nella camera di arte, una notte era sparito, ma era stato ritrovato il giorno dopo. Dopo questo episodio le sembrava che il quadro potesse seguirla con gli occhi. Prima di congedarla ci chiede di riavere il quadro nel caso lo trovassimo. Il resto della giornata la passiamo a riposarci e la mattina seguente riferiamo il tutto al samaritano

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è nostra ipotesi che il quadro fosse stato incantato al fine di spiare Lady Helma e trovare il momento opportuni per ucciderla. Il Samaritano è d’accordo con noi, ma essendo un incantesimo relativamente facile, l’informazione non può aiutaci più di tanto. Conclusa l’indagine, partiamo per la missione successiva: recarci su l’isola da cui provenivano i materiali dei Duergar, con l’incipit da parte del Samaritano di rischiare la vita solo per qualcosa di grosso. Ci rechiamo da Clivia, che ci accoglie con il ‘solito’ sorriso smagliante. Al ponte prismatico ci affidano il medaglione nel caso in cui non riuscissimo a presentarci al solito luogo allo scadere delle 24 ore. Attraversiamo il solito portale e dopo essere atterrati sul fondoschiena, ci rendiamo conto di essere su una collina. Ai nostri piedi vediamo una foresta lussureggiante, con un’acqua cristallina tutto intorno all’isola. Vediamo una baia ad est dell’isola con varie costruzioni (probabilmente capanne) e con grandi nave. Mentre sul lato della montagna sempre ad est una parte disboscata con pietre di vario colore. Scendiamo ovviamente ad est, la vegetazione è molto fitta. Riusciamo ad avanzare con difficoltà solo grazie all’incantesimo di Deckard e all’istinto di Martok. Sentiamo delle voci che vengono verso di noi e dalla folta vegetazione emergono 3 figure umanoidi: uno ha la pelle verdognola, un altro ha i capelli a ciuffi ed alcuni pezzi di pelle che gli cadono dal cuoi capelluto ed il terzo non ha volto umano e le pupille gialle verticali e col muso schiacciato. Ci vedono tutti e ci attaccano. Due attaccano Martok ed uno Deckard. L’umanoide dagli occhi gialli esplode, il verdino è ormai ferito gravemente, il pelatone scappa con Weiss alle costole

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