Le Lacrime di Xarma

Andiam, andiam, andiamo a sabotar!

3 di Ekaear

Continua la lotta, Martok immobilizza uno dei due assalitori rimasti, mentre Weiss insegue il fuggiasco e lo finisce in poco tempo. Deckard intima al prigioniero la resa con la punta della lama alla gola, ed iniziamo l’interrogatorio. La creatura di nome Zaiet parla in un comune molto stentato e gutturale, e da lui abbiamo conferma che i tre erano guardie della cava vista dall’alto. Da questa estraggono una roccia nera, probabilmente il materiale ferroso che ci interessa, anche se poi non riusciamo a capire se lo spediscono direttamente o lo raffinano già in loco.
Leghiamo ed imbavagliamo Zaiet ad un albero, mentre nascondiamo i cadaveri delle altre due guardie, e ci dirigiamo attraverso la giungla verso la cava, arrivando fino ad un punto dove la foresta è stata disboscata e della terra scavata di fresco ammonticchiata lì vicino. Xyr si spinge in avanscoperta e una volta visto che non ci sono pericoli immediati lo raggiungiamo.

Davanti a noi si apre l’imbocco di una caverna naturale che è stata poi successivamente allargata in modo artificiale. Troviamo dei binari che entrano e vari carrelli ai lati e davanti all’ingresso. Ci accorgiamo anche di una vibrazione ritmica che proviene dal sottosuolo, e di un vociare diffuso che arriva dall’interno della cava, probabilmente i minatori al lavoro. Entriamo, ed arriviamo in breve ad un pozzo con una carrucola con delle catene che servono a far salire e scendere i carrelli; di lato, una piccola scala che sembra più a misura di nano che non di umano. Cerchiamo di entrare senza far troppo rumore con successo misero, mentre pur di attirare le ire di Clivia, Minerva prova a bloccare la catena con uno dei preziosissimi giavellotti. Quando il meccanismo inizia a muoversi per portare su un carrello, ci andiamo a nascondere per non essere scoperti. Shivan si rende conto però che il suo nascondiglio non reggerebbe mai, e decide di passare all’attacco lanciando una nube di pugnali verso il duergar appena spuntato dalla scaletta laterale. Questo conferma ulteriormente l’ipotesi che da questa cava viene estratto il materiale grezzo degli strumenti che abbiamo visto, anche se non c’è modo di esserne certi. Il dolore e la sorpresa fanno sì che il duergar perda la presa sulla scale, precipitando nel vuoto del pozzo di estrazione. Minerva manomette i carrelli in modo da bloccare la risalita e Martok prende a colpi di maglio la catena, mentre Xyr copre il rumore con un incantesimo di silenzio. Dopo un po’ di colpi la struttura della prima catena cede, e la seconda è completamente deformata. Giudichiamo di aver danneggiato abbastanza da rendere molto difficoltoso ripristinarne l’uso, almeno in tempi brevi. Sentiamo un vociare provenire dal profondo della caverna, e ci prepariamo al combattimento con i tre duergar in armatura di cuoio apparsi. Due sono armati di balestre ed accetta, ed uno con una pesante ascia bipenne. Shivan attacca per primo con dei gommosi tentacoli arancioni che ne feriscono due, uno dei quali già si prende la sua rivincita ferendo il draconico che subito si ritira prendendosi anche due quadrelli di balestra alle spalle. Minerva e Martok si lanciano nel corridoio, seguiti da Deckard che con una sfera di fulmini uccide il nano con l’arma bipenne.

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