Le Lacrime di Xarma

Finalmente in città

20 UZTANGIL

Non vediamo nulla intorno a noi Vice per capire la direzione si alza in volo, e vede 2 punti di riferimento, un bagliore molto in alto di colore verde fluorescente circondato da luci piccole verso nord, distano circa 12km, il secondo punto è ad est, abbastanza vicino, meno di 1km, e sembra un singolo accampamento con una singola fiammella.
Decidiamo di dirigerci in questa ultima direzione, ci avviciniamo e vediamo uno spiano dove è accampato un carretto, non vediamo però bestie li accanto vediamo il fuoco e seduto un uomo vestito in maniera adatta al terreno che ci circonda e arrostisce qualcosa. Minerva prende l’iniziativa salutando a gran voce l’uomo che impreca e poi guarda Minerva con diffidenza, Minerva gli chiede indicazioni e lui ci fa qualche domanda e prova a venderci qualcosa tipo “servi” per il padrone. Gli altri si fanno avanti, gli chiediamo info sull’uomo che cerchiamo, ci dice però che non lo conosce ma probabilmente lavora a Kishar Mot, intanto insiste nel venderci qualcosa, poi si propone di accompagnarci solo per 50 monete d’oro Xyr inizia a trattare, chiude a 45 monete d’oro. Lui finalmente si presenta si chiama Menos, ci accampiamo con lui, mentre Menos ci scruta per studiarci, dopo un po’ va a dormire nel carretto, noi invece organizziamo i turni di guardia e gli altri si tolgono le sanguisughe da dosso.
La notte passa tranquilla più o meno, la mattina Menos esce dal carretto con 2 simil zombie e gli ordina di afferrare le sbarre del carretto, le creature lo sollevano, poi viene verso di noi e ci dice che sarà lui a guidarci, partiamo, riusciamo seguirlo e segniamo un po’ la strada che ci fa fare, viaggiamo per un po’ di ore ed il cielo è ancora buio causa la nube perenne del perno, ci avviciniamo alla città che si estende piatta su palafitte nella densa palude ed al centro vi è una enorme piramide a gradoni sulla cui cima brilla un bagliore verde, gli abitanti di porto baracca sono nella gran parte dei casi umani e sono spaventati da noi cercando rifugio nelle palafitte, alcuni sembrano deformi altri hanno arti rachitici ed altri ancori zoppicano, poi all’ombra delle palafitte scorgiamo ancora gli occhi dei mangiatori di cadaveri. Verso il centro della città gli umani sembrano meno spaventati ed attorno a loro ci sono zombie schiavi che svolgono dei lavori, sotto alcuni cappucci scorgiamo degli occhi rossi e denti aguzzi strano per dei semplici umani, ci sono anche i primi negozi, messi nei seminterrati, dopo un po’ il carretto si ferma e Melos ci dice di affiancarci a lui e chiede a Xyr il suo nome e lui risponde che è Oth. Ci dirigiamo verso uno scantinato dove ci attende Hammuten Mauhasis, personaggio abbastanza importante in città, Oth si porta dietro solo l’orco e disarmato. Menos bussa, e dopo un minuto la porta si apre, la persona che apre la porta sembra un non morto ma è solo un uomo molto raggrinzito, sul pavimento privi di forze ci sono varie figure emaciati pallidi con volti ricoperti di piaghe. Camminano verso una porta sul fondo della sala , aprono la porta incontrano un uomo che si avvicina e Menos fa un inchino è lui l’uomo amico di Menos, scambiano alcuni convenevoli, Mauhasis gli chiede da dove è giunto e sa che è accompagnato da altri, la conversazione, dopo un invito a cena, continua, Oth gli chiede se conosce l’artificiere, Hammuten lo conosce, e ci dice che ci costeranno le informazioni, le porterà alla cena e ci chiede un dono pari ad almeno 500 pz d’oro, ci congeda e ci dice di non dimenticare il tributo. Ci dirigiamo a casa della cuoca.

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