Pomeriggio
Ci ritroviamo in un bosco tetro, secco, morto. Davanti a noi una specie di montagna ricoperta di una qualche sostanza informe e semi-organica, di uno strano colore marrone/rosso, con delle strutture ossee che escono fuori. Delle figure strane volano sopra la montagna. Il cielo sembra distorto, di uno strano rosso.
Nel fagotto dei drow abbiamo:
- Armatura chitinosa (cuoio borchiato 14 +2 +dex)
- scimitarra
- sacchetto di insetti
- amuleto ragnoso
- corde fatte di ragnatela, appiccicose
- acciarino
Siamo a circa 2 km dalla montagna, ci avviamo. Mentre tutti vanno stealth, io e Minerva facciamo casino cantando e giovando a duellare con le nuove scimitarre.
Mentre camminiamo sentiamo la voce di Gaven:
“Occhi del Cerbero se sentite queste parole, vuol dire che Sinderth è riuscita nel suo intento. La montagna dove state andando è la prigione di un demone maggiore. Sono passati secoli, il demone è morto, ma ha saturato la montagna di odio. Dopo la caduta degli dei, il leggendario arcimago Silas Linch, prima della fondazione di Krihn, ha usato il sottosuolo di questa montagna per costruire il suo laboratorio. Nel corso degli anni successivi alla caduta, Silas ha aperto numerosi di questi laboratori e poi abbandonarli e distruggerli. La Regina sa che anche questo laboratorio è protetto da trappole magiche di Silas, per evitare di farlo profanare. L’essenza che permea la montagna ha attirato vari demoni che la usano per viverci e riprodursi, ce ne saranno a migliaia. Spero siate ancora vivi.”
Weiss prova a parlargli, ma non sa se ha fortuna. Le figure che volano sulla montagna sono veramente tan te, diverse decine. La montagna sembra un gigantesco favo, ma questa ripugnante montagna è l’opposto di un favo di api, è completamente irregolare, con figure sciolte, niente ha ordine, ci sono spuntoni di escrescenze ossee, come se fosse una colata organica. C’è un odore ripugnante che ci assale, dolce in modo disgustoso, come di decomposizione, è odioso in quanto simile al miele, ma andato a male. il bosco si dirada sempre più man mano che ci si avvicina alla montagna; sul fondo della valle, c’è del liquame, una specie di laghetto, che sembra una versione sciolta della montagna. Le creature che in alto entrano ed escono dai buchi della montagna sembrano degli insetti umanoidi con quattro braccia e delle strane ali di insetto. Weiss vede qualcosa che si muove, sembra un grosso verme che striscia giù per questa vallata verso la montagna. Oremov prova a cercare un’entrata valida, e si accorge che, semi sommersi dai liquami, ci sono delle aperture. Ci chiama e proviamo ad infilarci, ma sentiamo anche qualcosa che li vicino si tuffa in acqua… a quel punto ci accorgiamo che un gruppetto di insettoidi si dirige verso la parte del laghetto dove abbiamo sentito lo splash. Arriviamo a ridosso dei liquami, e cominciamo ad immergerci e camminare in questa broda puzzolente, tiepida; calpestiamo anche dei pezzi solidi. Avanziamo verso il buco e abbiamo il liquido a metà del corpo, e sentiamo una lenta corrente, un movimento che risucchia questo liquido verso l’apertura, facendo ondeggiare il liquame, e i bordi dell’apertura tremano… Proseguiamo a camminare, e dopo qualche passo, con una forza improvvisa, dal buco sgorga un’ondata enorme di questo liquido che ci investe in pieno. Xyr viene investito male e cade all’indietro, ma era legato con me con una delle corde e lo ritiro subito su; ma Oremov, che cercava di aiutarlo, cade male nel fluido. Adesso entrambi sono totalmente ricoperti di liquami. Xyr, al solito, ripulisce se stesso e Oremov magicamente. Ci infiliamo nel buco, le pareti, che sembrano di carne, sembrano muoversi; il tetto è basso sopra di noi, e il liquido arriva fino ai menti, e si stringe sempre più, man mano che avanziamo il livello si alza. Sentiamo che sta per arrivare un’altra ondata e provo a piantare la scimitarra nel muro, ma ottengo solo un fiotto di sangue purulento che esce ininterrottamente. E nel frattempo arriva un’altra ondata. Xyr viene di nuovo investito male dall’ondata e subito dopo vomita malissimo. Leghiamo Minerva con una delle corde, e prova a nuotare per cercare qualche cunicolo che possa avere un uscita. Leghiamo la paladina e si tuffa, comincia a nuotare e segue il cunicolo , che ad un certo punto sale. Sbatte la testa nel soffitto, una specie di bolla. prende fiato e si rituffa. Ogni tanto riesce a salire e prendere fiato. Ogni tanto deve tenersi ai muri per evitare le ondate fortissime che la travolgono. Minerva finisce la corda, al ché ci manda il segnale di tre strattoni, così decidiamo di raggiungerla. Ci leghiamo tra di noi e partiamo nuotando. Io ad un certo punto vengo colto dal panico, non trovo punti di riferimento o appigli o punti per respirare (ho tirato 1 dex e 2 cos). Oremov prova a calmarmi, ma non riesco a calmarmi del tutto o a procedere. Xyr si accorge di qualcosa e prova a strattonare due volte la corda tra me e Minerva. La paladina tira la corda, io tiro la corda e continuo a procedere. Trovo finalmente una nicchia dove respirare, che mi aiuta a calmare. Veniamo investiti da un’altra ondata, ma stavolta siamo preparati. Ricominciamo a procedere. Minerva arriva in un punto in cui il cunicolo si interrompe, c’è una parete di carne. Estrae la scimitarre e infilza il muro di carne, e viene investita da un fiotto caldo, poi viene accarezzata da pezzi di carne, poi delle bollicine la avvolgono. Minerva si infila nella feritoia e in alto trova dell’aria! è in una specie di sacca ovoidale, con un tunnel (un budello) che sale. Tira la corda e noi ci fiondiamo accanto a lei, ricoperti di ogni schifo. Mi lancio nel budello e comincio a salire, evitando di farmi schiacciare, quando il budello si restringe. Urlo agli altri come muoversi. Tiro su Oremov, che tira su Xyr, che tira su Weiss. Attendiamo la prossima ondata in modo che Minerva sia aiutata dal liquido che risale, e poi tira su Deckard.
Riesco a salire tutti su per il budello, e trovo due sfinteri, uno a dx e uno a sx, oltre al budello che sale. I due buchi sembrano gonfi. Vado ancora in alto e urlo agli altri di superare i due buchi laterali. Ed effettivamente, dai due sfiati esce l’ondata maledetta, che investe gli altri. Continuo a salire, e raggiungo la fine della lunghezza della corda, mi tocca aspettare gli altri. Urlo di muoversi! Dall’alto sento un tichettio, e vedo in alto, da un buco, la testa di un insettoide con gli occhi da mosca, due mascelle da cui cade un liquido verdastro.