Le Lacrime di Xarma

Il cuore in pezzi di damigella Minerva, e le novità sulla draʊga

Deckard torna dalla missione sotto (s)copertura.

Arlo era stato portato nelle prigioni del castello, sotto responsabilità dell’artiglio. Minerva tenta di convincere il capitano dell’artiglio a lasciarci interrogare Arlo. L’impressione del comandante è che lo spacciatore non abbia partecipato ad una vera e propria cospirazione per quella sostanza, ma semplicemente cercava di fare un po’ di soldi con la droga. Lo troviamo in cella, appeso per i polsi, pestato e con la barba sporca di sangue. Nonostante il suo stato pietoso, notiamo comunque che i pantaloni ormai logori sono di una buona stoffa, e la corporatura ci conferma che è sicuramente piuttosto benestante. Ci riconosce subito, e con un filo di voce ci chiede di aiutarlo e si proclama innocente. Dice che non sapeva che avrebbero ucciso Jada e che non ha dato lui l’ordine di farlo. Sa che è stata ammazzata in strada, immagina da Zest e degli altri, probabilmente da Ilman o Berty. Di Jada non sapeva granchè, se non che fosse una amica di Zest, e ci conferma che quest’ultima era sul suo libro paga per piazzare la droga. Ci facciamo spiegare come trovare il pozzo dove facevano sparire le persone, nel quartiere del mercato Zefiro, vicino alle mura, dietro la casa del temibile Giffo. Della droga nuova ne ha venduto solo tre sacchetti, li piazzavano Zest e i suoi. Relativamente al suo fornitore, lo incontra quando la città si ferma al mercato di Ravasta. A giudicare da quanto dice, pare che questa nuova droga vada molto di moda nelle valli. Ci sono anche altri che vendono in città e comprano droga da fuori, ma non ha idea di chi siano. Conferma di aver ordinato lui la lezione a Ilman per aver ucciso una ragazzina senza permesso. Restiamo però con alcuni dubbi…intanto se ci sono altri a far entrare la droga in città potremmo non aver completamente risolto il problema, ma di questo dovrebbe occuparsene il capo dell’artiglio. D’altro canto, il dubbio che Arlo abbia confessato qualsiasi cosa pur di far terminare l’interrogatorio c’è… 

Finito l’interrogatorio, riteniamo che la ricostruzione della morte di Jada e delle sue conseguenze sia piuttosto completa, ed è ormai tardo pomeriggio. Ci dirigiamo verso il pozzo dietro casa di Giffo. Il pozzo è profondo alcuni metri ed è coperto da una grata facilmente rimuovibile. Da sotto si sente arrivare il rumore dell’acqua corrente, e Minerva sotto movimenti del ragno decide di scendere nel pozzo per esplorarlo, trovando le condutture e seguendo il flusso dell’acqua per capire dove finiscono i corpi. Per lei, le settimane di sparizione di Jada continuano a non avere alcun senso. Alcuni metri più avanti, il canale forma un incrocio al centro del quale si è formato un piccolo filtro fatto di detriti, rami e pezzi di stoffa. Sebbene quello potrebbe effettivamente aver fermato il corpo di Jada, non trova alcuna traccia che lasci pensare questo. Neanche nei cunicoli laterali che esplora non sembra ci sia alcuna traccia di passaggio. Mentre avanza lungo il corridoio, Minerva si rende conto di essere seguita, e decide di liberarsi del fiocco luminoso per cercare di seminare il suo inseguitore nel buio. Tuttavia, poco dopo da uno dei corridoi laterali emerge improvvisamente un drow che inizia ad attaccarla. Con facilità, la paladina lo disarma sparandogli un raggio in piena faccia. Rapidamente si rende conto che il drow è piuttosto malmesso e sembra in fuga. L’assalitore è decisamente sorpreso del fatto che Minerva sappia di loro. E’ tuttavia molto lesto a fuggire, dicendole di dimenticarsi di averlo mai visto, prima che lei riesca a porgli alcuna domanda. Torna quindi indietro, e decidiamo di dormirci su e pianificare eventualmente una ricerca più serrata qualora necessario.

24 Neguneri  

L’indomani ci rechiamo dall’ abromavicius, con sommo fastidio del custode dell’accademia. Lo gnomo si presenta alla porta con la porta completamente blu, e quando chiediamo ci spiega che è solo uno degli esperimenti culinari di sua moglie. Questa notizia spezza il cuore di Minerva, che dopo aver visto andare in fumo il suo fidanzamento immaginario con Gaven perde così anche il suo secondo marito immaginario, rimanendo assolutamente attonita e a stento in grado di trattenere le lacrime. Ha studiato la drowga (‘draʊga‘) che gli abbiamo lasciato e che risulta essere composta da un oppiaceo che dà un’alta dipendenza, con delle tracce di sangue di drago rosso ed una sostanza sconosciuta con forti proprietà metamorfiche. L’impressione è che questa funzioni per accumulo cronico, restando silente fino a quando non raggiunge le concentrazioni critiche scatenando la trasformazione. Identificarla nel corpo sembra piuttosto complesso almeno fino al punto della metamorfosi, e relativamente alla possibilità di far tornare normale chi viene trasformato, questo è qualcosa che un comitato interdisciplinare dovrebbe studiare prima di poter avere una risposta. 

Come riprova finale della ricostruzione della morte di Jada, facciamo testare il pugnale di Ilman con la ferita. Scopriamo però che questa non coincide con l’arma del delitto, che sembra essere più ondulata come lama, come ad esempio uno dei kriss tipicamente usati dai drow. Questa rivelazione riapre i nostri dubbi relativamente alla morte della ragazza, che abbia visto qualcosa che non doveva mentre era nascosta nelle condutture? Abbiamo davvero sventato la possibile invasione silente draconica? Quale sarà il destino delle valli se la draʊga è effettivamente così di moda come dicono?

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