28 di Udar
Decidiamo di andare da Dama Coral. La dama decide di far entrare solo Weiss e ben presto i motivi saranno chiari. La Dama tenta innumerevoli ammiccamenti e Weiss stando al gioco riesce ad ottenere una preziosa informazione che ci era stata tenuta nascosta: nelle ultime settimane Dama Helma aveva assunto un’ulteriore damigella di compagnia: una thiefling! Dopo che Weiss si congeda da Dama Coral con una promessa di ritornare presto, ci dirigiamo, sempre su consiglio di Dama Coral, da Dama Quinsi, per sapere qualcosa di più su questa ragazza e su avvistamenti di Dama Helma in quartieri non usuali. Tuttavia sfortuna volle che incontrammo il marito di Dama Quinci, Lord Noose fuori dalla loro dimora, che fu ben lieto di sottolineare che la nostra presenza non era gradita e di non farci più vedere. Non scoraggiati da questo evento, decidiamo di andare a trovare la nostra gola profonda: il giardiniere. Però questa volta non ci è per nulla utile, se non, in verità, per fornirci delle ottime verdure fresche.
Optiamo di tornare alla casa sede del delitto, e lì finalmente con ‘velata’ insistenza e gentilezza di Minerva, riusciamo a far confessare prima Furcan Ratis (il quale si dichiara di essere stato sempre contrario al piano) e Bela Raus, la quale ammette di essere stata lei l’ideatrice dello stratagemma. Tia (questo il nome della damigella thiefling) fu la prima a scoprire la morte di Dama Helma, allora Bela Raus per paura che, a causa dei pregiudizi, fosse stata accusata lei dell’omicidio senza alcuna prova, ma solamente per la sua razza, decise di farla scappare e tacere della sua esistenza. Tuttavia ora che l’inganno è stato scoperto ci dicono dove possiamo trovarla: alloggiava nella parte superiore del salone di bellezza: Il paradiso della Cipria.
Mentre ci dirigiamo al salone, veniamo avvicinati dal garzone di nome Obs, che dopo aver estorto 20 monete d’oro a Xyr (speranzoso di metterle in nota spese), ci dice di aver ritrovato nella spazzatura buttata da Dama Helma, circa sei mesi fa, quasi di nascosto, un gran pezzo di stoffa rossa con i bordi dorati ed una altro più piccolo triangolare nero. Ora a noi come questa informazione potesse tornarci utile non era chiaro (soprattutto per 20 mo), ma lui dice che in quella casa non si buttava neanche un cm di stoffa e che quindi gli sembrava molto strano che Dama Helma avesse buttato di persona un pezzo così grosso. Infine ci dice di averlo rivenduto e ci saluta.
Decidiamo di tornare in caserma per pranzare e per riordinare le idee quanto mai disordinate e nel mentre vediamo dei muratori intenti a murare il magazzino alla fine del passaggio segreto che avevamo scoperto. In caserma il samaritano ci fa chiamare e ci dice che è di notevole importanza, seppur secondario rispetto a trovare l’assassino, recuperare la refurtiva e per far ciò ci ha fatto preparare i medaglioni per andare a Lur Larri Kholl. Inoltre spazientito anche egli dall’atteggiamento dei nobili, ci autorizza a fare tutto il necessario per scoprire l’assassino.
Dopo aver pranzato ed aver raccomandato il giardiniere come nuovo fornitore di verdure, Xyr e Minerva si fingono clienti del salone di bellezza: Weiss piantona l’ingresso, Martok il retro e Shivan, reso invisibile da Weiss, le scale esterne. Minerva una volta entrata, non notando nessuna che possa somigliare a Tia, decide di fingere di andare in bagno per recarsi ai piani superiori (dove sapevano essere gli alloggi della ragazza). Qui la paladina ,sentendo dei rumori da una camera, chiede di parlare con Tia ed una voce le risponde che non era in camera. Ma poco dopo Shivan, comodamente invisibile, vede cadersi fra le braccia un’avvenente thiefling in fuga per le scale esterne…probabilmente abbiamo trovato la nostra Tia.