Oktel Hanson ci scorta…
Ci riaddormentiamo nel sogno e ci risvegliamo nella capanna di pomeriggio con la testa pesante e confusi: il viaggio onirico è stato impegnativo.
La sera ci sarà di nuovo l’incontro con i capi clan per coordinare l’attacco ai githyanki.
25 uztangil
Andiamo a parlare con Dagmar che come sempre è pronto a riceverci. Ragnar racconta che abbiamo avuto un incontro con il capo dei Runesigmer e abbiamo interpellato gli spiriti ottenendo una risposta unanime: tutti moriremo! A meno che non completiamo una missione per capovolgere le sorti della battaglia. Per cui gli comunichiamo che a breve partiremo per questa missione che ci terrà impegnati un paio di settimane. Gli spieghiamo che è necessario coinvolgere un’altra tribù che attualmente vive in esilio. Dovremmo ricercare due alleati. Dagmar si preoccuperà di gestire gli altri capi. Quindi partiamo dopo aver ricevuto il necessario per intraprendere il viaggio. Verremo affiancato da una guida, OKTEL HANSON lo scatarratore verde: è un uomo dai capelli lunghi grigio acciaio, perennemente a petto nudo sfoggiando degli intricati tatuaggi runici di color blu. Senza panza ma de sostanza insomma.
Ragnar va da Brondulf il porta stendardo dei Faildrunger che si trova a bordo della propria nave, e gli spiega che dobbiamo assentarci per un pò ecc ecc. Ci trasformiamo in aquile e portiamo due settimane di razioni e partiamo seguendo in volo lo scatarratore verde. Sorvoliamo varie zone difficili da passare a cavallo o piedi superando fiumi ghiacciati e colline. atterriamo torniamo umani e fata fa riparo di Leomund e dormiamo tantissimo.
26 uztangil
Voliamo tantissimo.
27 uztangil
Tempo brutto, temporale e venti forti che ci costringe a rallentare la velocità in volo. A tarda sera arriviamo alle pendici delle montagne. Il versante della montagna sembra assolutamente invalicabile, non scorgiamo passi. La nostra guida ci fa strada attraverso un sentiero all’apparenza celato. Durante il tragitto notiamo delle strane creature volanti che volano vicino a noi.
Infine raggiungiamo un arco di roccia e ghiaccio che va verso una grotta in una montagna. Ci riaddormentiamo nel sogno e ci risvegliamo nella capanna di pomeriggio con la testa pesante e confusi: il viaggio onirico è stato impegnativo. La sera ci sarà di nuovo l’incontro con i capi clan per coordinare l’attacco ai githyanki.