Le Lacrime di Xarma

Il mio corpo che cambia, nella forma e nelle piume

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Durante la notte le urla svegliano Ragnar e buona parte del villaggio, scoprendo lo gitzerai che aveva provato a rubare lo zaino. Inizia la perlustrazione del villaggio per vedere se ci sono altri. Ragnar cura Alazon di 20 pf con l’imposizione delle mani. Curiosi di che veleno sia stato usato per essere così potente, il gruppo raccoglie l’arma avvelenata. Ragnar monta la guardia mentre gli altri finiscono le ronde. La notte passa tranquilla per il resto.
Preparandosi per il viaggio verso il villaggio di Torbrand, il gruppo si rifornisce di zaini da viaggio. Durante il viaggio, Ragnar cura ancora Alazon di altri 20 pf. Racael fa lezioni volo in forma di aquila cantando una canzone di un famoso bardo, detto il Pelu – cosa però che il vichingo non apprezza particolarmente.

Arriviamo a Torbrand dopo il tramonto. Gizur, il capovillaggio di Torbrand, ha già parlato dei visitatori dell’Hundere e questo rilassa molto gli animi. Veniamo scortati da Gizur che ci dà il benvenuto. Ci sistemiamo nella tenda delle cerimonie e ci approntano dei giacigli ed una cena con una zuppa di pesce. Facciamo dei turni (nel senso l’orco) e la notte scorre tranquilla.

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La mattina dopo, il gruppo dopo una veloce colazione Racael e Ragnar riprovano la trasformazione in aquila, inizialmente per familiarizzare con la sensazione e approfittandone per poi perlustrare, fare discese ardite e poi risalite su nel cielo aperto. Niente di atipico però si staglia all’orizzonte.
Durante la tarda serata, Racael in forma di berta maggiore inizia a perlustrare i cieli per vedere se i fuochi sono già spenti, ma ancora nulla accade. Il resto della notte passa senza grossi eventi.

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