Io e la fatina rientriamo nel quadro portando la tela, il pennello magico e i colori al pittore.
Ci dipinge, sotto nostra indicazione, due dragoni e un imperatore. Quando lo portiamo fuori ci rendiamo conto che non è magico (fail).
L’indomani andiamo, accompagnati dal solito consigliere di corte, al tempio dell’imperatore.
La discussione con l’imperatore dura poco: gli spiego che abbiamo trovato i dipinti e che probabilmente sono loro la fonte della magia. Il probabilmente non gli va a genio e ci liquida con un gesto che mi fa stizzire.
Ci dice di verificare bene e di tornare con una risposta definitiva.
Mi fa arrabbiare questo tono di sufficienza, esco voltando le spalle all’imperatore.
Decido poi di rientrare per cercare di spiegargli meglio ma le guardie ai suoi lati si avvicinano e provano ad afferrarmi. Noxus a quel punto decide che forse è arrivato il momento di consegnare qualche anima a Ilun e comincia a trivellarli di colpi che le sue micidiali lame di ilun.
Lo scontro prosegue fuori dal tempio. Monaco, fata e Alazon che prima erano rimasti a guardare, attaccano le guardie. Le uccidiamo.
Rientro e noto che i 12 monaci sono schierati davanti allo scranno dell’imperatore.
Dopo aver urlato qualcosa in lingua locale prendono fuoco e dal fumo si materializza un Oni gigantesco che impugna una spada di fuoco.
Ci scaglia contro delle palle di fuoco che incendiamo parte del pavimento.
Ci organizziamo per un attacco congiunto.