Le Lacrime di Xarma

La battaglia di Alazon

Alazon vs Inari

28

OCT/19

2 UDAR (mattino)

Lo spettacolo che mi si para davanti è del tutto inaspettato, sembra di essere in un villaggio con tanto di case e alberi, ma la mia attenzione viene subito rapita da lei…le due code di volpe…il corpo agile e perfetto…i vestiti che le dipingono i corpo…vengo momentaneamente rapito…ma il suo movimento e il suo rapido nascondersi negli alberi mi riporta alla realtà: devo agire anche io. Mi fiondo nella casa più vicina, salgo al secondo piano nella speranza di aver un punto favorevole con cui attaccarla con il mio arco, ma ‘stranamente’ le finestre sono bloccate. Improvvisamente i miei sensi acuti di elfo, sviluppati ulteriormente dagli anni passate nei boschi come ranger, mi spingono a guardare in alto: non so come ma capisco che è sopra di me. Scocco cinque frecce basandomi solo sull’esperienza ed un grido mi fa capire che almeno una è andata a segno. Neanche il tempo di gioire che mi vedo parte del tetto crollarmi addosso, tuttavia ancora una volta, grazie alla mia destrezza riesco ad evitarlo. Lei è lì, davanti a me, con in mano una specie di frusta puntuta che sembra essere dotata di vita propria. Sferrò altre frecce, alcune vanno segno. Lei digrigna i denti e quella che prima sembrava essere una frusta, ora termina con una specie di disco volante che taglia di netto la parete alle mie spalle: questa volta per fortuna è stata lei a mancarmi. Al mio nuovo attacco, la frusta cambia ancora forma le si para attorno a difesa. Lei sembra sempre più infastidita da me, vengo preso in pieno da una pioggia di shuriken, fanno male, molto, e soprattutto continuano a roteare nel mio copro…non ho tempo di pensarci…corro di sotto…esco dalla casa…ma subito lei è di fronte a me. Tenta di prendermi con la frusta, ma riesco a divincolarmi grazie al potere degli stivali (devo ricordarmi di ringraziare Noxus)…ora tocca a me…dalla freccia che scaglio si emana un enorme bagliore solare…ma lei è lì imperturbabile con uno sguardo di sfida…sparisce….non la vedo, ma sento i suoi artigli che si conficcano nella mia schiena…lascio cadere l’arco…impugno le mie scimitarre da troppo tempo dimenticate…sono fuori allenamento…Ellenire mi cade, ma grazie al potere di Erudir la mia avversaria resta accecata…si teletrasporta….ma troppo vicino per essere in salvo…raccolgo Ellenire…evito i suoi colpi scagliati ormai alla cieca…e con una furia che neanche sapevo di avere pongo fine al combattimento…La donna volpe giace ai mie piedi con la gola tagliata in un bagno di sangue: non c’è soddisfazione in questa vittoria ma c’è la consapevolezza di essermi troppo affidato al potere di Arin dimenticando di far parte dell’elite degli esploratori elfici.

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