Le Lacrime di Xarma

Mega Fairy Trap

2 Jorradia

Il 2 di Joradia il druido decise di affidarsi al dialogo. Facendosi largo, o meglio, sfruttando il varco che si apriva dinanzi a lui attraverso i rovi, giunse sulla sommità dell’edificio. D’improvviso tuttavia si sentì trasportare ancora più in alto su di un disco fatto di rovi intrecciati; in contemporanea tutto intorno a lui si ersero 12 grandi baccelli di Fairy Trap e al centro di essi uno ben più grande, la cui enormità era sottolineata dallo scheletro del T-rex che si andava sbriciolando fra le sue fauci.
Il druido attingendo dal sacro potere di Amalurra rivolgendosi alla mastodontica pianta disse:

“CARA AMICA MIA, IN NOME DI AMALURRA, CHE INTERCEDE PER ME, CHIEDO DI SPOSTARTI GENTILMENTE DA QUESTA ZONA PER FAR PASSARE LA LUCE”


Dopo attimi che sembrano secoli, la pianta iniziò a ritrarre i propri rovi, eliminando quello scudo naturale che non permetteva alla luce di filtrare in casa.
Tuttavia una volta che il gruppo si era riunito all’interno della casa, apparve palese che l’opera non era compiuta: seppur liberata dai rami, la luce non inondava ancora la casa: i vetri del soffitto erano sporchi (cosa abbastanza abituale); ma confidando nel tempo plumbeo, gli emissari del drago decisero di attendere il mattino seguente in attesa di una pioggia fluente. Il loro sonno fu turbato dalla scoperta che l’orso mannaro non era altri che in realtà un vecchio ben in là negli anni…
Fortunatamente, il tempo fu amico. Con l’aiuto di una pioggia tropicale notturna, i vetri erano ormai puliti.
Delezar che in quel momento si risvegliò da un lungo torpore, quasi avesse atteso solo quel momento, con la sua innata, ma anche affinata col tempo maestria, in rapida successione posizionò tutti gli specchi.
Da un lato, la luce amplificata dalle tre statue illuminò tre specchi che a loro volta illuminarono tre costellazioni: IL MORTO, IL GUERRIERO ED IL FABBRO
Ma gli altri specchi rimasi oscuri!
Alazon con la perspicacia sviluppata nei boschi nel seguire tracce di animali nelle condizioni più ostili, capì che le costellazioni raffigurate all’ingresso della casa nelle nicchie raffiguravano le stesse sei costellazioni innanzi agli specchi…ed essendone illuminate tre e tre spente invece dinanzi alla parete maiolicata, gli sembrò chiaro come procedere.
Il druido conscio delle ferite di Alazon e ostentando innato coraggio, premette in successione sulla parete maiolicata le seguenti costellazioni: LA MAGA, IL LADRO E La MADRE. Con un click la porta si iniziò ad aprirsi: la stanza presentava al suo interno un mezzo disco raffigurante il sole incastonato nel pavimento ed alla sua destra una luna piena con sotto inciso….

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