Le Lacrime di Xarma

Laboratori creativi: come spalmellare il marmo

Le spore di qualche strana pianta velenosa hanno messo ko la maggior parte di noi, ma io sono immune e Delezar, coprendosi appena in tempo, ne subisce meno effetti. Mentre gli altri rantolano a terra noi proviamo le varie combinazioni dei liquidi che troviamo all’interno delle boccette, ed infine unendo la pozione gialla a quella nera riusciamo a trovare l’antidoto per salvare tutti.

Dopo lo spauracchio continuiamo a esplorare le stanze. In quella da dove proveniva lo sbuffo velenoso c’è una scrivania su cui troviamo schegge di vetro, un calamaio con pennino rovesciati che hanno lasciato una macchia di inchiostro su vari fogli scritti in uno strano elfico. In un cassetto nascosto della scrivania Delezar trova una boccetta con una crema, la cui etichetta riporta in elfico “CREMA DEL MARMO DUTTILE”. Facciamo qualche tentativo spalmando la crema sul pavimento di marmo, ed effettivamente constatiamo che si è ammorbidito ed è possibile plasmarlo. Sulla parete di fronte a noi vi sono tre disegni appesi, raffiguranti:

· elfo giovane che stringe un bastone con in cima due serpenti intrecciati e sotto una scritta in elfico: le tre arti;

· al centro un elfo anziano che guarda il cielo usando un cannocchiale;

· quello a destra raffigura una giocane elfa che stringe in una mano un falcetto e nell’altra una boccetta.

I disegni ci ricordano le tre statue viste in precedenza, per cui decidiamo di tornare nell’altra stanza in fondo al corridoio. Le statue però differiscono leggermente dai disegni, in termini di posa e di oggetti.
Decidiamo quindi di usare la crema per modificare le posizioni delle statue e modificarle per renderle come nelle illustrazione.

NB. Al tal scopo spacchiamo una pregiatissima colonna in marmo che si trovava in un pregiatissimo bagno, per prendere dei pezzi di marmo da plasmare.

Le composizioni artistiche, grazie al talento di Delezar e D’Arcy, risultano credibili e sbloccano vari specchi, eccetto quella del bastone col serpente che è proprio difficile da riprodurre, per cui decidiamo di continuare a cercare in giro per il labirinto.

Io torno indietro alla stanza della Fairytrap e, usando il fuoco della torcia, faccio ritrarre le liane della pianta senza danneggiarla, che liberano una leva, su cui agisco, sbloccando ulteriori specchi.

Il resto del gruppo procede esplorando altre stanze, fino a trovare una specie di laboratorio artistico in cui sono presenti vari attrezzi per lavorare la pietra e le parti mancanti (avremmo potuto evitare di distruggere la colonna!) delle statue, per cui anche quella col bastone risulta completa.

Nella stanza delle arti era presente anche una vasca di marmo rivestita di rame riempita di un liquido cristallino che scopriamo essere dell’acido. Al suo interno c’è una leva, che la fatina riesce a sbloccare usando la telecinesi.

Nella stanza delle statue gli specchi si sbloccano tutti, e li ruotiamo verso l’interno…

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