Le Lacrime di Xarma

La Spezia è nella mano di colui che la coltiva

Le porte della sala principale si aprono, dando accesso alla sala dei banchetti. Le pareti mostrano evidenti segni dovuti alla rimozione degli arazzi, la tavola, apparecchiata con una tovaglia color bordò con merletti dorati, è lunga e bassa: attorno non ci sono sedie ma dei cuscini poggiati a terra.
Il tavolo è imbandito con dei piatti in ceramica finamente decorati di giallo e blu. Vengono serviti cibi nuovi, con spezie e odori mai sentiti prima.
El Afasim si siede a capotavola. Noi ci sediamo di fronte a lui, scansando mercanti e nobili che borbottando si accomodano sui cuscini più distanti. Ogni mercante è accompagnato da due guardie che rimangono in piedi rispettivamente dietro ogni padrone.
Lungo la parete vegliano le guardie del Sunna.
Dopo poco entra la traduttrice, e si siede al fianco di El Afasim.
La cena scorre lenta e noiosa, non riusciamo a parlare con El Afasim, che preseferisce mangiare in silenzio. Tuttavia scopriamo il nome della splendida ragazza che traduce: Stinne. La fatina, utilizzando un incantesimo, riesce a dialogare con l’emissario del Maestro nella lingua originaria dell’uomo, per cui la conversazione risulta incomprensibile a tutti eccetto Stinne.
Finita la cena accettiamo l’invito di dormire nelle stanze del fortino mentre i mercanti tornano fuori nelle rispettive carrozze.
In camera D’Arcy ci spiega che, a come dice El Afasim, il Maestro è disposto ad aiutarci nella battaglia contro l’esercito dei non morti ma vuole che venga riconosciuto come padre misericordioso che tutto può. La fatina ci spiega che le risposte di El Afasim erano elusive e enigmatiche, ma alla fine era questo il succo della conversazione.
La mattina seguente i mercanti sono in fila per trovare accordi commerciali con l’emissario straniero. In questa occasione egli dispensa perle di saggezza incredibili, di cui un veloce estratto:

LA SPEZIA E’ NELLA MANO DI COLUI CHE LA COLTIVASTOLTO E’ COLUI CHE NON SA DISTINGUERE TRA IL CAVALLO SU CUI SIEDE E LA MUCCA CHE CONDUCE IL GIOGO

El Afasim lascia intendere che il Sunna non è disposto a pagare dazi a Valle Centro, ma piuttosto a contribuire nel mantenimento delle strade che i loro carri percorreranno per il commercio.
Alla fine, come al solito, passiamo davanti ai mercanti infastiditi e andiamo a parlare direttamente con l’emissario che, con le sue risposte elusive, ci innervosisce al punto che decidiamo di orgnizzare tra tre giorni un incontro tra il Maestro e il Re di Valle Centro.
Andiamo a Criss e avvisiamo direttamente il Re, appena rientrato da una battuta di caccia.
Torniamo al fortino di El Afasim e mostriamo il luogo dell’incontro, la dimora di casa Walton, a 20/30 km direzione Nord Est rispetto al Perno.

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