Le Lacrime di Xarma

I discepoli di V.

giorno 6 di Ibiliskar​ d.c.

finito di parlare col Re, gli emissari vengono portati ai loro allogi. Agli altri emissari vengono consegnate diverse missive.
Molte sono relative a inviti a cena da diversi nobili, solo una è particolarmente strana. Non vi è nè mittente nè destinatario ma un criptico “Incontriamoci alla Torre del tramonto. V.” Mentre si cerca di capire il senso della missiva,il nano decide di andare a salvare il drow dalle grinfie dei cerusici di Arin.Chieste indicazioni e partito a razzo, per quanto un nano possa essere veloce, arriva al Tempio di Arin dove trova la fatina che cerca di far allontanare i devoti di Arin dal drow, e il povero elfo scuro a cui frigge la pelle cosparsa dagli unguenti dei preti. il nano allontana tutti, pulisce dalle creme il corpo del drow e lo porta fuori dal tempio, fermando le urla, dolori ed emorragie del pellescura.

una volta in camera, il nano esegue un incantesimo che temporanemente fa sentire più forti tutti i presenti e che riesce a far uscire dal coma il drow. Noxus appena capisce la situazione, prende dal suo zaino il suo livito madre e la boccetta della pozione, e spiega agli altri che lasciando fermentare un tot di lievito nella boccetta, dopo una giornata ha una pozione che gli ripristina tutta la vita (5 pg/h), nel caso in cui in futuro servisse.

decidono di mettere il drow nell’ambra per preservarlo finche la pozione non è pronta, quindi partono per la montagna dell’odio, nella camera dell’ambra, e una volta giunti li, il drow si mette dolorosamente sotto la cascata dorata. una volta imbozzolato e messo da parte, vicino Adrian, gli altri partono per andare a cercare la Torre del tramonto.

In realtà nessuna guardia sa cosa possa essere, alcuni pensa ad una torre sul lato occidentale, ma alla fine scoprono che è una taverna chiedendo ad un passante.
Lo stesso passante chiede loro se hanno ricevuto l invito a cena alla Tenuta Velter per dopodomani, e gli emissari confermano la loro presenza.
una volta raggiunta la taverna e ordinata della birra, scoprono dalla figlia dell’oste che c’è un avventore che vorrebbe conferire con gli emissari del drago, in una stanza al primo piano.

Giunti nella stanza li attendo alcune persone che li invitano ad accomodarsi.
Uno di loro, un uomo di circa 30anni, barbuto, in abiti borghesi si presenta come Vanadir, discepolo di Vanadi, e si stupisce che Daron non si ricordi di lui nella battaglia contro l’orda degli orchi. Poi presenta gli altri: una donna elegante e bella seduta ad un tavolo: Ussilia, un uomo alto e massiccio: Zenit il Sommo, un uomo basso e cicciotto: Menzabar, e in un angolo della stanza, quasi nascosta, una ragazza: Camalia. Sono tutti maghi discepoli di Vanadi e hanno il compito di portare in dono l’eredità di Vanadi, infatti lui ha chiesto loro, che se fosse morto avrebbero dovuto portare tutti i suoi oggetti magici in eredità agli emissari del drago primevo. Vanadir consegna loro il nome arcano del luogo dove dovrebbero teleportarsi. Alchè si decide di andare a cena di sotto, in taverna tutti insieme, per conoscersi. tutti tranne Camalia

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