e sparpagliarsi per le Valli
Il combattimento continua a ritmi vertiginosi. Quando finalmente Delezar e D’arcy riescono ad eliminare gli ultimi due cani rabbiosi, quella che sembrava una vittoria conquistata, si tramuta in un’ulteriore battaglia da affrontare: con un ruggito che sembra far tremare la terra stessa, compare l’avatar di Amalur con le sembianze di un enorme leone crudele! La situazione pare volgere al termine in pochi secondi: Alazon viene stretto fra i denti del leone, rimanendo per un interminabile tempo sospeso fra la vita e la morte, Delezar viene bloccato sotto la potente zampa dell’enorme felino, Noxus, K’tot e D’arcy non sembrano riuscire a liberarsi dall’insidiosi rovi che si ergono animati da potente magia, il druido quasi intorpidito nel trovarsi di fronte la proiezione terrestre di Amalur si limita a curare i compagni in difficoltà. Ma pian piano le cose cambiano. Delezar sottrattosi dalla presa del leone si allontana per poter scagliare frecce con maestria elfica, D’arcy evocata e liberata dal druido riesce finalmente a dar libero sfogo alla sua potenza magica, Noxus con la testardaggine del popolo a cui appartiene ingaggia il leone in un combattimento corpo a corpo: i suoi fendenti vibrano talmente veloci e ravvicinati che sembra che la sua ombra avesse preso forma per combattere al suo fianco! Solo Alazon, sospeso fra le vita e la morte nelle fauci della belva, e K’tot, imprigionato nonostante la sua possanza, in un terreno a lui non congeniale, non riuscivano ad aiutare i propri compagni in battagli. Tuttavia quando la belva inizia a mostrare evidenti ferite nonostante i suoi poteri rigenerativi, e la forza gli stava venendo meno, lasciando cadere perfino Alazon dalla sua bocca, K’tot riesce finalmente a liberarsi e camminando a grandi passi nell’aria sospinto dal potere del druido, si scaglia con tutta la rabbia accumulata sul felino, recidendogli la testa con un sol fendente! Lo scontro è terminato. Dopo aver soccorso i feriti, praticamente riportando Alazon nel mondo dei vivi, ormai stremati, decidono di rifugiarsi nella grotta che più di una volta aveva dato loro sicuro riparo, ma non prima che il druido indossasse la pesante pelliccia del leone rimasta come unica reliquia del potente avatar. Dopo aver ripreso le forze, con il favore del crepuscolo, il gruppo decide di ripartire, tuttavia qualcosa interferisce col teletrasporto di D’arcy…il gruppo si divide…D’arcy, Alazon e K’tot da una parte…Noxus, Delezar ed il druido da un’altra!