Le Lacrime di Xarma

Il metodo empirico del prova e fallisci applicato a ingranaggi e magie arcane

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Racael cura Delezar, che finalmente torna a muoversi con le sue gambe.
La situazione è in stallo: non sappiamo bene come procedere. L’enigma si ingarbuglia. Il mistero si infittisce. La tela si stringe. La padella si brucia e la gallina canta. Sono perso in queti pensieri quando Zooc decide di scendere nel piano del fuoco a fare una prova.

Scendo con lui, e andiamo nella sala della fornace. Lo gnomo prende la pallina di fuoco, togliendola dalla conca. Subito la colonna di rame comincia a ricoprirsi di ghiaccio. A quel punto, Zooc versa parte dell’acqua nella mia borraccia nella conchetta. Questa si ghiaccia formando una semisfera. Versa l’acqua rimanente formando un’altra semisfera, che però non si unisce alla precedente. A quel punto, Zooc torna al piano dell’acqua con le due semisfere, mentre io ripongo perplesso e frustrato la sfera di fuoco nella conchetta.

Zooc inserisce le due semisfere nella colonna d’acqua, ma non succede niente. A quel punto, prova a girare l’ingranaggio per abbassare l’acqua. Nel momento in cui l’acqua si abbassa, la sfera di ghiaccio si spacca in tanti pezzi, mentre una colonna di fuoco si alza verso l’alto. Zooc sale al piano superiore, e vede che la colonna di fuoco supera la sfera sospesa e prosegue oltre.
Io ed il druido decidiamo di scendere nel piano di fuoco per cercare altri effetti della colonna di fuoco. Con i miei spiccati sensi di orso, percepiscono qualcosa nel cilindro all’interno della colonna, dove, aprendo lo sportello, vediamo che si è acceso un fuoco.

Nel mentre, Zooc, D’Arcy e Delezar vanno nella stanza dell’aria per cercare anche loro segni della colonna, ma solo Delezar percepisce che in un’altra stanza scorre il fuoco. Non trovando un altro passaggio, allora pensano di recuperare la formina di metallo che era rimasta nella stanza. La portano giù nel piano del fuoco, e cercano di cuocere la palletta di fango nella formina all’interno della fornace dentro la colonna di rame. Dopo un po’ però provano a tirarla fuori, ma la palletta, per quanto calda, non si è cotta.

Racael torna quindi alla stanza dell’acqua e prova a girare l’ingranaggio, con l’unico risultato di spegnere il fuoco da cui parte la colonna e la fornace nei piani sottostanti. Allora, decide di rigirarlo e la colonna di fuoco si riaccende.

A quel punto, decidiamo di scoprire cosa succede ai piani superiori, e torniamo quindi tutti al primo piano: Zooc lancia una palla di fuoco contro il golem, bruciando completamente le liane e creando una via per me, Racael e Delezar verso la porta alle spalle della statua. Noi entriamo nel corridoio esterno, mentre Zooc si infila nuovamente nella colonna di rame centrale, e D’Arcy si imbibina nella bocca della statua, lasciando poi andare la palletta di fango.

La porta da cui siamo entrati si chiude con un tonfo, mentre nel corridoio, vediamo che la porta senza maniglie si spalanca, e sulla soglia compare un secondo golem, che inizia ad avanzare minacciosamente verso di noi. Urliamo alla fata di riprendere la palletta, e, una volta rimossa da dentro la cavità all’interno del golem, vediamo che la statua avanti a noi si ferma, per poi cominciare ad indietreggiare verso la stanza da cui è uscito. Con un balzo felino, Racael si infila nella stanza insieme al golem, prima che la pesante porta si chiuda. Si ritrova così in una stanza dalla forma a cuneo, con un cilindro di metallo con una scanalatura a vite all’interno che si infila nella terra e sale verso quella che crede sia la superficie. Per tirarlo fuori da lì, la fata rimette la palletta nella conca all’interno della stanza. Il golem davanti a Racael si anima e la porta si apre. Cercando di infilarsi con un balzo fuori dalla porta,il druido, prendendosi un paio di pugni di pietra da parte della statua, riesce ad uscire dalla stanza.

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