Le Lacrime di Xarma

Screzi, puzza e goffaggine over9000

Al sicuro nella stanza di Langil, il gruppo si riposa e si cura dalle ferite riportate nello scontro.
Il druido, nella sua forma di falco, continua ad esplorare la valle, scoprendo una seconda costruzione all’interno del forte.
Questa costruzione però sembrava coperta come da una colata di roccia fusa, che la ricopre completamente. La pietra colata pare magica, inoltre, è impossibile superare dall’alto la valle, perchè il druido, provando a salire ancora più su, viene respinto verso il basso da una corrente fortissima.
Intanto che aspettiamo il passare della notte per poter ricaricare gli incantesimi, la fata ha la brillante idea di invocare Stimpnik.
Il diavolo compare, tossendo e gracchinado in una forma “pappagallesca” imprecando contro il nano che l’ultima volta aveva tentato di ucciderlo.
D’Arcy, cercando di ottenere qualche informazione, si fa abbracciare da Stimpnik, che cerca di metterle in bocca la sua lingua pappagallesca. Inoltre, pretende delle scuse ufficiali dal nano.
Dopo varie scaramucce, finalmente, D’Arcy e Belhorn riescono a scucire una serie di notizie (per questo vi rimando alla mail successiva 🙂 ).
Alla fine, dopo altri tergiversamenti, tutto il gruppo si teleporta sulla roccia colata, tendendo bene le orecchie per avvertire l’arrivo dei tremendi ragni.
Dopo alcune scenette divertenti, occorse nella discesa delle pareti del forte, il nano lancia un incantesimo per disincantare la parete di roccia, dissolvendo per pochi istanti l’aura magica della parete.
A quel punto il druido piazza le bacche esplosive, mentre il nano riformula un incantesimo si disincantamento, e prima che l’aura magica si ricomponga, fanno esplodere la parete, formando un buco.
Il fragore dell’esplosione risveglia i ragni che ricominciano a sciamare fuori dalle loro tane. La fata, il ranger e l’elfo si buttano nel buco, seguiti dal druido e dal barbaro. Il nano deve togliersi pezzo per pezzo dell’armatura e passarla all’interno, ma riesce a togliersela prima che lo sciame di ragni raggiunga il forte.
Una volta all’interno, il nano sigilla il buco. Il gruppo si trova in una lunga stanza sigillata da un portale con una “saracinesca” abbassata. Il nano trova una botola ricoperta di polvere in mezzo alla stanza. Aperta si cala in una stanza più piccola piena di armature, rastrelliere e scatole. Le scatole sono colme di provviste ormai inutilizzabili. In fondo alla stanza, Delezar trova un’altra stanza, più grande della precedente, con una serie di alti pali dalle punte acuminate che sembrano fatte per infilarsi in una serie di fori nel soffitto. Inoltre un meccanismo ne regola l’azionamento. Per evitare di far scattare la trappola durante l’esplorazione, l’elfo aziona il meccanismo, bloccando le punte dopo che vengono azionate.
A questo punto il gruppo risale nello stanzone superiore, e dopo un controllo su eventuali trappole, Delezar inizia ad azionare il meccanismo per sollevare la saracinesca.

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