Piccolo orfano originario di uno sperduto villaggio senza nome di Valle dei Re, al confine con Valle degli Dei. Dopo la morte dei suoi genitori, viene impiegato dagli abitanti del villaggio per una gran quantità di compiti utili e istruttivi, come l’assaggiatore di funghi velenosi e la vittima sacrificale per presunti mostri rapitori di bambini. Viene regalato dal capovillaggio Alris a una compagnia di avventurieri insieme a un asino, un carretto e una serie di indicazioni stradali. Nonostante l’infanzia felice, cresce inspiegabilmente insicuro di sè e scoppia a piangere alla prima occasione, convinto di essere in procinto di venire usato come scudo umano in combattimento o altri compiti utili e istruttivi del genere. Sembra avere sviluppato un’insana dipendenza dall’elfo Allavandrel (che lo “droga” di magia) e un insolito attaccamento alla crudele elfa scura Sekmeth, ex-assassina giurata delle sacerdotesse-ragno di Amarun ed esperta di maledizioni. Anche gli avventurieri si sono molto affezionati al bimbo, tant’è che, ogni tanto, qualcuno si ricorda di chiedere “E Yesser dove l’abbiamo lasciato?”. Nonostante le apparenze, però, c’è chi dice che dietro il bambino minuto e indifeso, vittima di continue vessazioni, si nasconda un potentissimo monaco in grado di piegare lo spazio e il tempo a mani nude.