Le Lacrime di Xarma

Viaggio verso la montagna artificiale

Alla torre di Igarle, Madhioz chiede all’oracolo dove siano gli stivali di Zear e ottiene in risposta una visione: gli stivali sono in un’isola fuori dal territorio mappato, ai piedi di uno scheletro che giace su una enorme nave castello incagliata sugli scogli. Anche Avia pone la sua domanda all’oracolo.
I nostri decidono di andare verso le spoglie del demone maggiore e portano Madhioz con loro. L’arrivo del classico teletrasporto e’ un po’ brutale: atterrano in un lago e solo la grande performance di Racael nelle spoglie di un coccodrillo salva Madhioz. Per qualche giorno vagano tra colline erbose, trifogliose e pecorose, mentre la sera soffrono il freddo e si stringono intorno al caldo orso Racael. Racael, sotto forma di aquila, individua la montagna e questo permette ai nostri di camminare nella direzione giusta. Dopo alcuni giorni, avvistano il monte e notano che e’ tutto di pietra grigia omogenea, tranne ma serie di crepacci che fendono il monte con lunghezze diverse. Nella prima fenditura, trovano una pozza scura di liquido vischioso, nero, velenoso, magico, circondato da insetti neri più grossi del normale. Provano a passare la notte in una seconda fenditura vuota, ma nessuno riesce a dormire: si teme sia l’influsso della montagna e che si debba tornare ogni notte a dormire nella parte erbosa esterna. Il mattino seguente Madhioz si allontana per tornare al suo villaggio, anche se forse lo convincono a aspettarli da un pastore li’ vicin per qualche giorno. Altre esplorazioni dall’alto e nelle fenditure non portano a molte novita’, dopo un paio di giorni un’altra fenditura rivela una strana pianta di rosa bianca spinosa, anche essa magica e velenosa, che bruciata rivela dietro un’altra fonte di melma nera. L’ultima fenditura si apre dopo 5-6 metri rivelando uno spiazzo e due statue a guardia della parete di roccia, entrambe con un martello alzato in pugno. Sulla parete e’ scolpita una lapide che raffigura dall’alto un teschio con e ali, il simbolo di Arin con ai lati due demoni/diavoli e in comune, elfico e nanico la scritta ‘qui giace la bestia schiacciata dalla mano di Arin’. Sotto vi e’ anche una scrittura in arcano, forse incompleta. Darci vede una porta segreta sulla lapide. Sia la lapide che le statue sono magiche.

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