Le Lacrime di Xarma

Il trono di Negu

La distruzione dei menhir

Passa la notte sulla nave. Durante il giorno si cuciono le vele e si ripara la nave. Luixiel cerca di usare la spada “IZOTEZ” passatagli da Allavandrel, facendosi malissimo. Adrian manda i nostri eroi a prendere la legna e i carpentieri. Arrivati sulla costa non si vedono ne segni di vita ne fumo dai camini.

Sulla prima casa visibile si nota la porta sventrata. Giunti dentro ci sono diversi corpi dilaniati, sventrati, privi di vita. Alcuni hanno le facce livide e con le lingue di fuori, gonfie. Stessa cose anche nelle altre case. I mobili sono distrutti, come se ci fosse stata una colluttazione. I vari fagotti erano aperti e saccheggiati, i focolai spenti da manciate di neve che li ricoprono. In tutto il villaggio le stesse scene … Ci sono solo due porte intatte, i nostri ne abbattono una, e anche qui stessa situazione, praticamente tutti gli abitanti del villaggio sono morti, tutti e 30…

Ad un certo punto Lycos (il lupo) si allarma e uscendo dalla casa ringhia verso il tetto della casa. Allavandrel percepisce 4 auree magiche che si muovono attorno a loro. Finché non si ritrovano a combatte con i mostri simili a quelli trovati davanti i menhir. Una volta uccisi e fatto scappare l’ultimo, ne parlano con Adrian. Dopo decidono di tornare ai menhir, e arrivati li cercando di distruggerlo, prima col martello di Adrian, poi con la spada “IZOTEZ”, e poi castando magie a caso… Alche’decidono di ri-entrare nel portale e di provare ad andare verso la scalinata gigante che avevano trovato, per capire se li c’era la fonte di tutto. Una volta li Allavandrel e D’arcj volano verso ‘alto, mentre gli altri faticosamente di arrampicano. Alla fine della scaliinata c’e’ un’enorme portone, che viene aperto con una certa facilita’. Dentro c’e’ una stanza buia con il solito fievole bagliore, seguendo il muro, scoprono delle statue alte circa 20mt di guerrieri di ghiaccio. Proseguendo trovano un trono enorme. Su di esso una figura gigantesca, un gigante di fattezze umane, e il suo fiato alimenta il movimento d’aria che c’e’ intorno.

Una voce tonante scuote il palazzo:

“NOR ARREN LOSUN LOALDI!!!”

Gli elfi provano a dire qualcosa in elfico, ma egli tuona ancora:

“PICCOLI CHARHARR!”.

 Luixiel scappa!.

“COME OSATE VIOLARE ANCORA IL MIO REGNO? AVETE VIOLATO IL VOSTRO GIURAMENTO. LA PORTA DOVEVA RESTARE CHIUSA. LA CLESSIDRA NON E’ ANCORA PIENA. NON E’ ANCORA GIUNTO IL MOMENTO DEL MIO RISVEGLIO. ADEMPIRO’ IO AL VOSTRO GIURAMENTO. LA PORTA SARA’ SIGILLATA COME DOVEVA ESSERE. FUGGITE PICCOLI CHARHARR!”

Tutti quanti scappano, mentre pezzi di ghiaccio cascano dal tetto e dai giganti.

“MA QUESTA VOLTA NON VI ACCORERO’ LA MIA MISERICORDIA, E QUANDO SARO’ SVEGLIO… E SCOPRIRETE QUANTO PUO’ ESSERE CRUDELE IL VECCHIO NEGU!”

Corrono, scappano, mentre Luixiel si perde nel buio. Le statue si sgretolano mentre corrono verso il portale, dove l’aria al centro sta emanando bagliori di luce dai menhir. I menhir si stanno sgretolando anche loro. Tutti riescono a lanciarsi nel portale. Una volta fuori notano che anche i menhir all’esterno stanno x sgretolarsi e in quell’instante appare Luixiel. Dopo pochi secondi i menhir esplodono in una tempesta di luci azzurre.

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