Oltre i Menhir Racael, il lupo Lycos, Briaeros e Darcy accedono all’interno di una stanza di forma ottagonale, i restanti del gruppo aspettano fuori sospettosi. All’interno la temperatura è estremamente bassa, soltanto la magia li riesce a proteggere da una morte certa per assideramento. Le pareti della stanza e il pavimento sono di ghiaccio azzurrino, che dirada verso un nero cupo. Gli spazi sembrano senza fine… Non c’è il soffitto, e in alto, apparentemente sospesa da due grandi catene di metallo gelate, si erge un’enorme clessidra ricoperta di brina: all’interno del contenitore superiore c’è una piccola tempesta di neve che vortica e lascia cadere molto lentamente verso il contenitore inferiore, che risulta già riempito per metà, un singolo fiocco di neve. Il tempo sembra essere scandito da dei regolari tremori che scuotono tutto l’ambiente ghiacciato. La luce emanata sembra essere provenire dal ghiaccio azzurrino:è tenue, ma diffusa e onnipresente. Sulle quattro pareti più corte ci sono delle porte di ghiaccio a doppio battente. Briaeros inspigabilemnte dirige i suoi dardi verso la clessidra, forse nell’intento di romperla, senza aver successo. Darcy decide di oltrepassare i Menhir e di chiamare Samael, Allavandrel, Luixel e Alborg. Briaeros, Racael e il suo fedele lupo Lycos, si addentrano oltre una porta, e dopo aver percorso un corridoio ed aperto un’altra porta di ghiaccio, si trovano all’interno di una stanza a forma triangolare. Le pareti, compreso pavimento e soffitto, sono di ghiaccio e sembrano dei vetri che lasciano chiaramente scorgere un panorama vastissimo: nevica costantemente,il cielo è nero ed è rischiarato di tanto in tanto da bagliori di luce multicolore; sotto per chilometri e chilometri vi è un terreno di ghiaccio da cui si ergono gigantesche stalagmiti inclinate tutte verso la stanza. Abbassando lo sguardo Racael e Briaeros rimangono sorpresi nel vedere che chissà chi ha eretto decine e decine di torri di ghiaccio, tutte collegate tra loro da corridoi radiali. Vengono distolti da rumori provenienti dalla stanza ottagonale, decidono di tornare, sperando di trovare i compagni di avventura. Sono loro, infatti. Da subito Sa’mael risente del pungente ed innaturale freddo, è spaesato e forse spaventato. Ma coraggioso decide di affiancare il gruppo. Insieme oltrepassano un’altra porta, percorrono un corridoio di ghiaccio che finisce con una porta chiusa. Oltre la porta c’è una stanza triangolare, davanti sono accatastati nella parete un cumolo di oggetti ricoperti da spesso ghiaccio. Ad una vista più accurata risultano essere delle croci. Racael prova a scavare il ghiaccio con un coltello prestatogli da Allavandrel, ma con scarso risultato. Intanto Luixel decide di esplorare gli altri corridoi da solo. Mentre cammina ascolta il rumore di passi allontanarsi sia verso destra che sinistra. Prosegue, entra all’interno di una stanza a forma ottagonale, stavolta con le quattro porte di ghiaccio disposte sui lati più lunghi. Al centro un enorme scala di ghiaccio sale. Torna indietro. Incrocia Racael ed il suo lupo. Racael, incuriosito dal forte rumore di passi, decide di scoprirne la fonte. Dopo poco metri la scoperta è spaventosa: un enorme guerriero di ghiaccio, alto sei metri circa, si allontana a ritmo cadenzato. Per fortuna non si accorto della presenza di Racael, il quale decide di tornare da Luixel. Un boato rompe il silenzio. Corrono verso la stanza centrale…
Darcy, Samael, Allavandrel, Luixel e Alborg esplorano un’altra parte del labirinto. Entrano in una stanza a forma triangolare. Ghiacciata anch’essa. Samael sta visibilmente male. Labbra viola, bianco in volto, comincia a trascinarsi su se stesso. Al centro della stanza c’è un lastrone di ghiaccio, al cui interno si trova una spada con la punta rivolta verso il basso. La lama è fina e lunga, percorsa da rune arcane: IZOTEZ (gelo/ghiaccio). Al centro dell’elsa è inciso il simbolo del fiocco di neve. Allavandrel con il suo raggio nero, Briaeros con la forza dei pugni ed infine Alborg con la spada magicamente potenziata, provano a rompere il blocco di ghiaccio. Sotto il fendente di spada il ghiaccio si crepa fortemente. Da esso parte una crepa. Briaeros grida ai restanti di uscire e di mettersi in salvo. Darcy vola via, seguito dal malconcio Sa’mael. Il blocco di ghiaccio si spacca in mille pezzi cosi come il pavimento. Alborg riesce a saltare ed aggrapparsi al bordo del corridoio. Con l’aiuto di Sa’mael riesce a mettersi in salvo. Briaeros e Allavandrel cadono in basso. La caduta è verso il vuoto. Allavandrel, sfruttando la capacità di volare si avvicina a Briaeros, che invece nulla può fare. Lo afferra, prova a rallentare la discesa ma invano. Con enorme dispiacere lo lascia al suo destino, spezzando cosi le ultime speranze di Handenir… Briaeros impatta violentemente contro il suolo, morendo istantaneamente. Allavandrel stavolta, senza il peso di Briaeros, riesce a rallentare e a prendere il controllo del volo. Atterra, rimane impassibile di fronte ai resti di Briaeros. Recupera la spada di gelo. Si trova in mezzo ad una landa ghiacciata, priva di vita. Vicino a lui si trova una porta di ghiaccio, entra, esplora qualche minuto, trovando solo corridoi, stanze e porte di ghiaccio. Decide di tornare indietro, volando verso la stanza col pavimento spezzato.
Racael, il lupo e Luixel incontrano i compagni. Racael si rende subito conto che il cugino sta male, molto male. Lo cura invocando il potere di Amalurra. Si raccontano quanto successo. Abbandonando le speranze per Briaeros e Allavandrel decidono tutti assieme di andare avanti. Luixel fa strada e li conduce verso la stanza con l’enorme scalinata. Le porte questa volta sono chiuse. I gradini della scalinata sono troppo alti. Darcy volando si alza e percorre la scalinata. Dopo qualche minuto torna riferendo di aver contato circa 90 scalini e che finiscono in un enorme porta di ghiaccio. In questa stanza le scosse ritmiche sono più forti. Impossibilitati nel salire, e viste le condizioni preoccupanti di Sa’mael, il gruppo decide di tornare al villaggio.
Allavandrel risale ed esce dal portale con al fianco la spada magica. Raggiunge i compagni e racconta della tragica scomparsa di Briaeros.
Gli isolani sono rinchiusi nelle loro case di pietra, riparati dalla tempesta di neve. Il gruppo decide di tornare da Adrian, portando con se legna per riparare la nave…