Il viaggio continua a bordo della nave volante, e il capitano Adrian annuncia alla compagnia che ormai maanca solo un giorno all’approdo all’isola degli elfi. A cena si discute una questione importante: il giorno successivo la nave dovrà sorvolare le zone infestate di orchi, goblin e affini, cosa che potrebbe creare qualche grattacapo. Dopo svariati minuti passati a soppesare pro e contro, finalmente si raggiunge la decisione di passare di notte sopra l’esercito ostile, cosa che costringerà Adrian a riposarsi durante il giorno successivo per poter tenere in volo la nave durante la notte. Poco prima di andare a dormire Samael, apparentemente imbarazzato dal suo abbigliamento di fortuna (e alquanto gaio), chiede al capitano dei vestiti più marinareschi (arr) e per sua grazia li ottiene. Il giorno seguente gli elfi passano il tempo gingillandosi con l’anello magico trovato nella stiva della nave. Numerosi sono i tentativi di attivare chissà quale potere dal pezzo di metallo, altrettanti sono i fallimenti. Gli altri passano la giornata a leggere i libri portati via dalla Torre della Conoscenza o a sonnecchiare, in vista della lunga nottata. Giunge infine la sera, Adrian si desta e la nave decolla! Approfittando della vista di Sekmeth il gruppo studia e valuta lo spiegamento nemico che si stende sotto di loro; senza dubbio sono moltissimi, e soprattutto ben organizzati: infatti l’opera di disboscamento è metodica e fa presupporre la costruzione forse di una flotta. Proprio quando sembra che la nave stia passando inosservata, un forte colpo sulla chiglia di provenienza ignota piega la nave su un lato Per fortuna nessuno cade fuori bordo, e grazie agli sforzi congiunti di Allavandrel e Adrian la nave si raddrizza. Tutto a posto quindi? No. La nave viene presto assalita da quattro mostri volanti, ciascuno con 2 orchetti sulla groppa, armati di balestra. Una paio di quelle creature mostruose e i loro rispettivi “condottieri” vengono abbattute dagli sforzi congiunti di Alborg, Samael, Racael e Allavandrel, ma le altre continuano ad accanirsi soprattutto sulla nave e le sue vele. Alborg e Samael subiscono ferite piuttosto serie, e il primo si ritira in parte sottocoperta per riapararsi dagli attacchi del nemico e prendere fiato. Nel frattempo anche Allavandrel se la passa piuttosto male, tant’è che si trova costretto ad utilizzare la misteriosa pietra di Ilun come riparo per sè e per il capitano. Chi ha la peggio è purtroppo l’elfa scura Sekmeth, colpita duramente e stesa sul ponte priva di sensi. Sarà forse morta? I pochi rimasti in piedi sono stanchi e provati, e la battaglia non sembra essere finita…
P.S: riuscirà Luixiel a uscire dallo stato comatoso/vegetativo e ad appropriarsi della balestra che tanto agognava, caduta sul ponte ad uno degli orchetti morti? Ai posteri l’ardua sentenza.