Le Lacrime di Xarma

Exsurgi magico Oremov!

Continua la scalata alla montagna dell’odio dal suo interno… o per meglio dire dalle sue interiora… e mentre il resto del gruppo tenta con più o meno successo di arrampicarsi, Martok, giunto in cima grazie alle sue capacità da barbaro si trova al cospetto di una decina di insetti demoniaci simili a formiche alate.

Ne consegue un combattimento in cui i demoni si rivelano particolarmente fragili, ma anche fastidiosi grazie al loro sputo acido e alla capacità di volare.

Nel tempo che Xyr impega per raggiungerlo Martok ha già ucciso la maggior parte dei nemici, e insieme i due finiscono facilmente i restanti.

La cavità in cui si trovano ora è una “stanza” con due grossi buchi in alto, una membrana oltrepassabile di lato e una zona con dei resti di cadaveri con un pertugio più piccolo in basso.

Finalmente Oremov exsurge e anche gli altri ci raggiungono.

Aspettiamo un po’ per decidere in quale buco infilarci e alla fine propendiamo per quello laterale che si rivela essere uno stretto cunicolo dalle pareti pulsanti.

Il primo ad andare è Martok, legato e istruito sui segnali da dare in caso di pericolo o via libera (due strattoni pericolo, tre strattoni via libera). Quando arriva dall’altra parte a scopre però una stanza molto simile alla precedente e anch’essa abitata dalle formiche demoniache. Qui Martok da 4 strattoni e taglia la corda.
Ha inizio quindi uno dei combattimenti più ridicoli della storia in cui Martok viene travolto dalla carcassa di una mucca e Minerva e Weiss appena lo raggiungono fanno di tutto per colpirsi da soli. Xyr si becca uno sputo acido che non riesce a rimuovere per diversi secondi… ma alla fine sopravviviamo tutti.

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