Decido di evocare il mio famiglio. Lo mando in esplorazione lungo una delle due cavità che sono presenti sul soffitto. Le pareti del cunicolo sembrano abbastanza scivolose, ma dopo una decina di metri scarsi, il corvo, non senza difficoltà sbuca in una grande cavità. Attraverso i suoi occhi vedo un antro deforme, pieno di rientranze e colonne. Nelle pareti scorgo delle specie di sacche organiche membranose al cui interno si decompongono cadaveri di animali. Dalle carcasse di questi ultimi sembrano proliferare delle specie di larve. Sparse sul suolo della cavità, vi sono una serie di grossi massi scuri con delle strane striature sul dorso. Uno di loro inaspettatamente si apre in una specie di grosso e muscoloso insetto/demone di forma umanoide con una naturale armatura chitinosa. Nel mentre si avvicina al corvo, lo ritiro prontamente nella sfera dimensionale. Ripeto col famiglio la stessa operazione, ma questa volta nel cunicolo affianco. Il corvo sale più silenziosamente e con meno difficoltà. Tuttavia il buio e la foschia argentea non mi fanno capire se è arrivato nella medesima sala o in una simile. Nel frattempo siamo distratti da una visita inaspettata. Dal primo cunicolo esplorato rotola giù un demone: viene ucciso ancora prima che riesca a schiudersi del tutto.
A questo punto Martok, facendo affidamento sulle sue abilità di scalatore, decide di salire in prima persona, ma durante la salita viene travolto da un insettone: rotolano entrambi giù. Anche però il nostro secondo ospite ha breve vita.
Il secondo tentativo di scalata di Martok va a buon fine. Intuiamo che i nemici reagiscono ad i rumori e non alla vista. Xyr crea una geniale trappola tale che eventuali nuovi ospiti, rotolino direttamente nel buco nel pavimento. Allora tramite il corvo, nuovamente mandato nella grotta superiore, facciamo scattare la trappola. Effettivamente abbiamo la conferma che i demoni reagiscono ad i suoni; infatti uno di essi, seguendo il gracchiare del corvo, cade nel cunicolo e grazie alla trappola di Xyr e scompare nell’abisso sottostante, tuttavia l’impatto rende inutilizzabile la trappola ideata dal bardo.
Io e Deckard decidiamo di mandare in contemporanea i nostri due famigli nei due cunicoli sopra di noi, per capire se confluiscono nella medesima sala: ne abbiamo la conferma. Il corvo riuscendo a volare molto silenziosamente, riesce questa volta ad effettuare un volo più ampio. Guardando attraverso i suoi occhi, noto che da alcuni cadaveri avvolti nella membrana, escono dei vermoni che si nutrono del cadavere stesso da cui sono usciti per poi imbozzolarsi di nuovo.
Cosa più importante, nel buio noto, al di sotto di una grossa apertura posta nella parte superiore della sala, una gran quantità di demoni intenti a tirar giù qualcosa.